Passo 169

Studio

     

Isaiah 19:11-25

11 I principi di Tsoan non son che degli stolti; i più savi tra i consiglieri di Faraone dànno dei consigli insensati. Come potete mai dire a Faraone: "Io sono figliuolo de’ savi, figliuolo degli antichi re?"

12 E dove sono i tuoi savi? Te lo annunziano essi e lo riconoscano essi stessi quel che l’Eterno degli eserciti ha deciso contro l’Egitto!

13 I principi di Tsoan sono diventati stolti, i principi di Nof s’ingannano; han traviato l’Egitto, essi, la pietra angolare delle sue tribù.

14 L’Eterno ha messo in loro uno spirito di vertigine, ed essi fan barcollare l’Egitto in ogni sua impresa, come l’ubriaco, che barcolla vomitando.

15 E nulla gioverà all’Egitto di quel che potran fare il capo o la coda, la palma o il giunco.

16 In quel giorno, l’Egitto sarà come le donne: tremerà, sarà spaventato, vedendo la mano dell’Eterno degli eserciti che s’agita, minacciosa contro di lui.

17 E il paese di Giuda sarà il terrore dell’Egitto; tutte le volte che gli se ne farà menzione, l’Egitto sarà spaventato a motivo della decisione presa contro di lui dall’Eterno degli eserciti.

18 In quel giorno, vi saranno nel paese d’Egitto cinque città che parleranno la lingua di Canaan, e che giureranno per l’Eterno degli eserciti; una d’esse si chiamerà "la città del sole".

19 In quel giorno, in mezzo al paese d’Egitto, vi sarà un altare eretto all’Eterno; e presso la frontiera, una colonna consacrata all’Eterno.

20 Sarà per l’Eterno degli eserciti un segno e una testimonianza nel paese d’Egitto; quand’essi grideranno all’Eterno a motivo dei loro oppressori, egli manderà loro un salvatore e un difensore a liberarli.

21 E l’Eterno si farà conoscere all’Egitto e gli Egiziani, in quel giorno, conosceranno l’Eterno, gli offriranno un culto con sacrifizi ed offerte, faranno voti all’Eterno e li adempiranno.

22 Così l’Eterno colpirà gli Egiziani: li colpirà e li guarirà, ed essi si convertiranno all’Eterno, che s’arrenderà alle loro supplicazioni e li guarirà.

23 In quel giorno, vi sarà una strada dall’Egitto in Assiria; gli Assiri andranno in Egitto, e gli Egiziani in Assiria, e gli Egiziani serviranno l’Eterno con gli Assiri.

24 In quel giorno, Israele sarà terzo con l’Egitto e con l’Assiria, e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra.

25 L’Eterno degli eserciti li benedirà, dicendo: "Benedetti siano l’Egitto, mio popolo, l’Assiria, opera delle mie mani, e Israele, mia eredità!"

Isaiah 20

1 L’anno che Tartan, mandato da Sargon, re d’Assiria, mosse contro Asdod, la cinse d’assedio e la prese,

2 verso quel tempo, l’Eterno parlò per mezzo d’Isaia, figliuolo di Amots, e gli disse: "Va’, sciogliti il sacco di su i fianchi, e togliti i calzari dai piedi". Questi fece così, e camminò seminudo e scalzo.

3 E l’Eterno disse: "Come il mio servo Isaia va seminudo e scalzo, segno e presagio, durante tre anni, contro l’Egitto e contro l’Etiopia,

4 così il re d’Assiria menerà via i prigionieri dall’Egitto e i deportati dall’Etiopia, giovani e vecchi, seminudi e scalzi, con la natiche scoperte, a vergogna dell’Egitto.

5 E quelli saranno costernati e confusi, a motivo dell’Etiopia in cui avevan riposta la loro speranza, e a motivo dell’Egitto in cui si gloriavano.

6 E gli abitanti di questa costa diranno in quel giorno: "Ecco a che è ridotto il paese in cui speravamo, al quale avevamo ricorso in cerca d’aiuto, per essere liberati dal re d’Assiria! Come scamperemo noi?"

Isaiah 21

1 Oracolo contro il deserto marittimo. Come gli uragani del mezzodì quando si scatenano, ei viene dal deserto, da un paese spaventoso.

2 Una visione terribile m’è stata data: "Il perfido agisce con perfidia, il devastatore devasta. Sali, o Elam! Metti l’assedio o Media! Io fo cessare ogni gemito".

3 Perciò i miei fianchi son pieni si dolori; delle doglie m’han còlto, pari alle doglie d’una donna di parto; io mi contorco, per quel che sento; sono spaventato da quel che vedo.

4 Il mio cuore si smarrisce, il terrore s’impossessa di me; la sera, alla quale anelavo, è diventato per me uno spavento.

5 Si prepara la mensa, veglian le guardie, si mangia, si beve… "In piedi, o capi! ungete lo scudo!"

6 Poiché così m’ha parlato il Signore: "Va, metti una sentinella; ch’essa annunzi quel che vedrà!"

7 Essa vide della cavalleria, de’ cavalieri a due a due, della truppa a dorso d’asini, della truppa a dorso di cammelli; e quella ascoltava, ascoltava attentamente.

8 Poi gridò come un leone: "O Signore, di giorni io sto del continuo sulla torre di vedetta, e tutte le notti sono in piè nel mio posto di guardia.

9 Ed ecco venir della cavalleria, dei cavalieri a due a due". E quella riprese a dire: "Caduta, Caduta è Babilonia! e tutte le immagini scolpite de’ suoi dèi giaccion frantumate al suolo".

10 O popolo mio, che ti sei trebbiato come il grano della mia aia, ciò che ho udito dall’Eterno degli eserciti, dall’Iddio d’Israele, io te l’ho annunziato!

11 Oracolo contro Duma. Mi si grida da Seir: "Sentinella, a che punto è la notte? Sentinella, a che punto è la notte?"

12 La sentinella risponde: "Vien la mattina, e vien anche la notte. Se volete interrogare, interrogate pure; tornate un’altra volta".

13 Oracolo contro l’Arabia. Passerete la notte nelle foreste, in Arabia, o carovane dei Dedaniti!

14 Venite incontro all’assetato con dell’acqua, o abitanti del paese di Tema; recate del pane ai fuggiaschi.

15 Poich’essi fuggon dinanzi alle spade, dinanzi alla spada snudata, dinanzi all’arco teso, dinanzi al furor della battaglia.

16 Poiché così m’ha parlato il Signore: "Fra un anno, contato come quello d’un mercenario, tutta la gloria di Kedar sarà venuta meno,

17 e ciò che resterà del numero dei valorosi arcieri di Kedar sarà poca cosa; poiché l’Eterno, l’Iddio d’Israele, l’ha detto".

Isaiah 22

1 Oracolo contro la Valle della Visione. Che hai tu dunque che tu sia tutta quanta salita sui tetti,

2 o città piena di clamori, città di tumulti, città piena di gaiezza? I tuoi uccisi non sono uccisi di spada né morti in battaglia.

3 Tutti i tuoi capi fuggono assieme, son fatti prigionieri senza che l’arco sia stato tirato; tutti quelli de’ tuoi che sono trovati son fatti prigionieri, benché fuggiti lontano.

4 Perciò dico: "Stornate da me lo sguardo, io vo’ piangere amaramente; non insistete nel volermi consolare del disastro della figliuola del mio popolo!"

5 Poiché è un giorno di tumulto, di calpestamento, di perplessità, il giorno del Signore, dell’Eterno degli eserciti, nella Valle delle Visioni. Si abbatton le mura, il grido d’angoscia giunge fino ai monti.

6 Elam porta il turcasso con delle truppe sui carri, e dei cavalieri; Kir snuda lo scudo.

7 Le tue più belle valli son piene di carri, e i cavalieri prendon posizioni davanti alle tue porte.

8 Il velo è strappato a Giuda; in quel giorno, ecco che volgete lo sguardo all’arsenale del palazzo della Foresta,

9 osservate che le brecce della città di Davide son numerose, e raccogliete le acque dal serbatoio disotto;

10 contate le case di Gerusalemme, e demolite le case per fortificare mura;

11 fate un bacino fra le due mura per le acque del serbatoio antico, ma non volgete lo sguardo a Colui che ha fatto queste cose, e non vedete Colui che da lungo tempo le ha preparate.

12 Il Signore, l’Eterno degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a far lamento, e radervi il capo, a cingere il sacco,

13 ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa! Si ammazzano buoi, si scannano pecore, si mangia carne, si beve vino… "Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo!"

14 Ma l’Eterno degli eserciti me l’ha rivelato chiaramente: No, questa iniquità non la potrete espiare che con la vostra morte, dice il Signore, l’Iddio degli eserciti.

15 Così parla il Signore, l’Eterno degli eserciti: Va’ a trovare questo cortigiano, Scebna, prefetto del palazzo e digli:

16 Che hai tu qui, e chi hai tu qui, che ti sei fatto scavar qui un sepolcro? Scavarsi un sepolcro in alto!… Lavorarsi una dimora nella roccia!…

17 Ecco, l’Eterno ti lancerà via con braccio vigoroso, farà di te un gomitolo,

18 ti farà rotolare, rotolare come una palla sopra una spaziosa pianura. Quivi morrai, quivi saranno i tuoi carri superbi, o vituperio della casa del tuo Signore!

19 Io ti caccerò dal tuo ufficio, e tu sarai buttato giù dal tuo posto!

20 In quel giorno, io chiamerò il mio servo Eliakim, figliuolo di Hilkia;

21 lo vestirò della tua tunica, lo ricingerò della tua cintura, rimetterò la tua autorità nelle sue mani; ed egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per la casa di Giuda.

22 Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide: egli aprirà, e niuno chiuderà; egli chiuderà, e niuno aprirà.

23 Lo pianterò come un chiodo in un luogo solido; ed egli diverrà un trono di gloria per la casa di suo padre.

24 A lui sarà sospesa tutta la gloria della casa di suo padre, i suoi rampolli nobili e ignobili, tutti i vasi più piccoli, dalle coppe alle bottiglie.

25 In quel giorno, dice l’Eterno degli eserciti, il chiodo piantato in luogo solido sarà tolto, sarà strappato, cadrà; e tutto ciò che v’era appeso sarà distrutto, poiché l’Eterno l’ha detto.

Isaiah 23

1 Oracolo contro Tiro. Urlate, o navi di Tarsis! Poich’essa è distrutta; non più case! non più alcuno ch’entri in essa! Dalla terra di Kittim n’è giunta loro la notizia.

2 Siate stupefatti, o abitanti della costa, che i mercanti di Sidon, passando il mare, affollavano!

3 Attraverso le grandi acque, i grani del Nilo, la mèsse del fiume, eran la sua entrata; ell’era il mercato delle nazioni.

4 Sii confusa, o Sidon! Poiché così parla il mare, la fortezza del mare: "Io non sono stata in doglie, e non ho partorito, non ho nutrito dei giovani, non ho allevato delle vergini".

5 Quando la notizia giungerà in Egitto, tutti saranno addolorati a sentir le notizie di Tiro.

6 Passate a Tarsis, urlate, o abitanti della costa!

7 E’ questa la vostra città sempre gaia, la cui origine data dai giorni antichi? I suoi piedi la portavano in terre lontane a soggiornarvi.

8 Chi mai ha decretato questo contro Tiro, la dispensatrice di corone, i cui mercanti erano i principi, i cui negozianti eran dei nobili della terra?

9 L’ha decretato l’Eterno degli eserciti, per offuscare l’orgoglio d’ogni splendore, per avvilire tutti i grandi della terra.

10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo, figliuola di Tarsis! Nessun giogo più!

11 L’Eterno ha steso la sua mano sul mare, ha fatto tramare i regni, ha ordinato riguardo a Canaan che sian distrutte le sue fortezze,

12 e ha detto: "tu non continuerai più a rallegrarti, o figliuola di Sidon, vergine disonorata!" Lèvati, passa nel paese di Kittim! Neppur quivi troverai requie.

13 Ecco il paese de’ Caldei, di questo popolo che già non esisteva, il paese che l’Assiro assegnò a questi abitatori del deserto. Essi innalzano le loro torri d’assedio, distruggono i palazzi di tiro, ne fanno un monte di rovine.

14 Urlate, o navi di Tarsis, perché la vostra fortezza è distrutta.

15 In quel giorno, Tiro cadrà nell’oblìo per settant’anni, per la durata della vita d’un re. In capo a settant’anni, avverrò di Tiro quel che dice la canzone della meretrice:

16 Prendi la cetra, va’ attorno per la città, o meretrice dimenticata, suona bene, moltiplica i canti, perché qualcuno si ricordi di te.

17 E in capo a settant’anni, l’Eterno visiterà Tiro, ed essa tornerà ai suoi guadagni, e si prostituirà con tutti i regni del mondo sulla faccia della terra.

18 Ma i suoi guadagni e i suoi salari impuri saran consacrati all’Eterno, non saranno accumulati né riposti; poiché i suoi guadagni andranno a quelli che stanno nel cospetto dell’Eterno, perché mangino, si sazino, e si vestano d’abiti sontuosi.

Isaiah 24:1-6

1 Ecco, l’Eterno vuota la terra, e la rende deserta; ne sconvolge la faccia e ne disperde gli abitanti.

2 Avverrà al sacerdote lo stesso che al popolo, al padrone lo stesso che al suo servo, alla padrona lo stesso che alla sua serva, a chi vende lo stesso che a chi compra, a chi presta lo stesso che a chi prende ad imprestito, al creditore lo stesso che al debitore.

3 La terra sarà del tutto vuotata, sarà del tutto abbandonata al saccheggio, poiché l’Eterno ha pronunziato questa parola.

4 La terra è in lutto, è spossata, il mondo langue, è spossato, gli altolocati fra il popolo della terra languono.

5 La terra è profanata dai suoi abitanti, perch’essi han trasgredito le leggi, han violato il comandamento, han rotto il patto eterno.

6 Perciò una maledizione ha divorato la terra, e i suoi abitanti ne portan la pena; perciò gli abitanti della terra son consumati, e poca è la gente che v’è rimasta.