Passo 262

Studio

     

Giovanni 8:21-59

21 Egli dunque disse loro di nuovo: Io me ne vado, e voi mi cercherete, e morrete nel vostro peccato; dove vado io, voi non potete venire.

22 Perciò i Giudei dicevano: S’ucciderà egli forse, poiché dice: Dove vado io voi non potete venire?

23 Ed egli diceva loro: Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo.

24 Perciò v’ho detto che morrete ne’ vostri peccati; perché se non credete che sono io (il Cristo), morrete nei vostri peccati.

25 Allora gli domandarono: Chi sei tu? Gesù rispose loro: Sono per l’appunto quel che vo dicendovi.

26 Ho molte cose da dire e da giudicare sul conto vostro; ma Colui che mi ha mandato è verace, e le cose che ho udite da lui, le dico al mondo.

27 Essi non capirono ch’egli parlava loro del Padre.

28 Gesù dunque disse loro: Quando avrete innalzato il Figliuol dell’uomo, allora conoscerete che son io (il Cristo) e che non fo nulla da me, ma dico queste cose secondo che il Padre m’ha insegnato.

29 E Colui che mi ha mandato è meco; Egli non mi ha lasciato solo, perché fo del continuo le cose che gli piacciono.

30 Mentr’egli parlava così, molti credettero in lui.

31 Gesù allora prese a dire a que’ Giudei che aveano creduto in lui: Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;

32 e conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi.

33 Essi gli risposero: noi siamo progenie d’Abramo, e non siamo mai stati schiavi di alcuno; come puoi tu dire: Voi diverrete liberi?

34 Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato.

35 Or lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figliuolo vi dimora per sempre.

36 Se dunque il Figliuolo vi farà liberi, sarete veramente liberi.

37 Io so che siete progenie d’Abramo; ma cercate d’uccidermi, perché la mia parola non penetra in voi.

38 Io dico quel che ho veduto presso il Padre mio; e voi pure fate le cose che avete udite dal padre vostro.

39 Essi risposero e gli dissero: Il padre nostro è Abramo. Gesù disse loro: Se foste figliuoli d’Abramo, fareste le opere d’Abramo;

40 ma ora cercate d’uccider me, uomo che v’ho detta la verità che ho udita da Dio; così non fece Abramo.

41 Voi fate le opere del padre vostro. Essi gli dissero: Noi non siam nati di fornicazione; abbiamo un solo Padre: Iddio.

42 Gesù disse loro: Se Dio fosse vostro Padre, amereste me, perché io son proceduto e vengo da Dio, perché io non son venuto da me, ma è Lui che mi ha mandato.

43 Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia parola.

44 Voi siete progenie del diavolo, ch’è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna.

45 E a me, perché dico la verità, voi non credete.

46 Chi di voi mi convince di peccato? Se vi dico la verità, perché non mi credete?

47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio.

48 I Giudei risposero e gli dissero: Non diciam noi bene che sei un Samaritano e che hai un demonio?

49 Gesù rispose: Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate.

50 Ma io non cerco la mia gloria; v’è Uno che la cerca e che giudica.

51 In verità, in verità vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte.

52 I Giudei gli dissero: Or vediam bene che tu hai un demonio. Abramo e i profeti son morti, e tu dici: Se uno osserva la mia parola, non gusterà mai la morte.

53 Sei tu forse maggiore del padre nostro Abramo, il quale è morto? Anche i profeti son morti; chi pretendi d’essere?

54 Gesù rispose: S’io glorifico me stesso, la mia gloria è un nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, che voi dite esser vostro Dio,

55 e non l’avete conosciuto; ma io lo conosco, e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola.

56 Abramo, vostro padre, ha giubilato nella speranza di vedere il mio giorno; e l’ha veduto, e se n’è rallegrato.

57 I Giudei gli dissero: Tu non hai ancora cinquant’anni e hai veduto Abramo?

58 Gesù disse loro: In verità, in verità vi dico: Prima che Abramo fosse nato, io sono.

59 Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesù si nascose ed uscì dal tempio.

Giovanni 9

1 E passando vide un uomo ch’era cieco fin dalla nascita.

2 E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?

3 Gesù rispose: Né lui peccò, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui.

4 Bisogna che io compia le opere di Colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare.

5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo.

6 Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmò gli occhi del cieco,

7 e gli disse: Va’, làvati nella vasca di Siloe (che significa: mandato). Egli dunque andò e si lavò, e tornò che ci vedeva.

8 Perciò i vicini e quelli che per l’innanzi l’avean veduto, perché era mendicante, dicevano: Non è egli quello che stava seduto a chieder l’elemosina?

9 Gli uni dicevano: E’ lui. Altri dicevano: No, ma gli somiglia. Egli diceva: Son io.

10 Allora essi gli domandarono: Com’è che ti sono stati aperti gli occhi?

11 Egli rispose: Quell’uomo che si chiama Gesù fece del fango, me ne spalmò gli occhi e mi disse: Vattene a Siloe e làvati. Io quindi sono andato, e mi son lavato e ho ricuperato la vista.

12 Ed essi gli dissero: Dov’è costui? Egli rispose: Non so.

13 Menarono a’ Farisei colui ch’era stato cieco.

14 Or era in giorno di sabato che Gesù avea fatto il fango e gli avea aperto gli occhi.

15 I Farisei dunque gli domandaron di nuovo anch’essi com’egli avesse ricuperata la vista. Ed egli disse loro: Egli mi ha messo del fango sugli occhi, mi son lavato, e ci veggo.

16 Perciò alcuni dei Farisei dicevano: Quest’uomo non è da Dio perché non osserva il sabato. Ma altri dicevano: Come può un uomo peccatore far tali miracoli? E v’era disaccordo fra loro.

17 Essi dunque dissero di nuovo al cieco: E tu, che dici di lui, dell’averti aperto gli occhi? Egli rispose: E’ un profeta.

18 I Giudei dunque non credettero di lui che fosse stato cieco e avesse ricuperata la vista, finché non ebbero chiamati i genitori di colui che avea ricuperata la vista,

19 e li ebbero interrogati così: E’ questo il vostro figliuolo che dite esser nato cieco? Com’è dunque che ora ci vede?

20 I suoi genitori risposero: Sappiamo che questo è nostro figliuolo, e che è nato cieco;

21 ma come ora ci veda, non sappiamo; né sappiamo chi gli abbia aperti gli occhi; domandatelo a lui; egli è d’età; parlerà lui di sé.

22 Questo dissero i suoi genitori perché avean paura de’ Giudei; poiché i Giudei avean già stabilito che se uno riconoscesse Gesù come Cristo, fosse espulso dalla sinagoga.

23 Per questo dissero i suoi genitori: Egli è d’età, domandatelo a lui.

24 Essi dunque chiamarono per la seconda volta l’uomo ch’era stato cieco, e gli dissero: Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quell’uomo è un peccatore.

25 Egli rispose: S’egli sia un peccatore, non so, una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo.

26 Essi allora gli dissero: Che ti fece egli? Come t’aprì gli occhi?

27 Egli rispose loro: Ve l’ho già detto e voi non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse anche voi diventar suoi discepoli?

28 Essi l’ingiuriarono e dissero: Sei tu discepolo di costui; ma noi siam discepoli di Mosè.

29 Noi sappiamo che a Mosè Dio ha parlato; ma quant’è a costui, non sappiamo di dove sia.

30 Quell’uomo rispose e disse loro: Questo poi è strano: che voi non sappiate di dove sia; eppure, m’ha aperto gli occhi!

31 Si sa che Dio non esaudisce i peccatori; ma se uno è pio verso Dio e fa la sua volontà, quello egli esaudisce.

32 Da che mondo è mondo non s’è mai udito che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato.

33 Se quest’uomo non fosse da Dio, non potrebbe far nulla.

34 Essi risposero e gli dissero: Tu sei tutto quanto nato nel peccato e insegni a noi? E lo cacciaron fuori.

35 Gesù udì che l’avean cacciato fuori; e trovatolo gli disse: Credi tu nel Figliuol di Dio?

36 Colui rispose: E chi è egli, Signore, perché io creda in lui?

37 Gesù gli disse: Tu l’hai già veduto; e quei che parla teco, è lui.

38 Ed egli disse: Signore, io credo. E gli si prostrò dinanzi.

39 E Gesù disse: Io son venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi.

40 E quelli de’ Farisei che eran con lui udirono queste cose e gli dissero: Siamo ciechi anche noi?

41 Gesù rispose loro: Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane.

Giovanni 10:1-18

1 In verità, in verità io vi dico che chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale da un’altra parte, esso è un ladro e un brigante.

2 Ma colui che entra per la porta è pastore delle pecore.

3 A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le proprie pecore per nome e le mena fuori.

4 Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.

5 Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei.

6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono di che cosa parlasse loro.

7 Onde Gesù di nuovo disse loro: In verità, in verità vi dico: Io sono la porta delle pecore.

8 Tutti quelli che son venuti prima di me, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.

9 Io son la porta; se uno entra per me, sarà salvato, ed entrerà ed uscirà, e troverà pastura.

10 Il ladro non viene se non per rubare e ammazzare e distruggere; io son venuto perché abbian la vita e l’abbiano ad esuberanza.

11 Io sono il buon pastore; il buon pastore mette la sua vita per le pecore.

12 Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde.

13 Il mercenario si dà alla fuga perché è mercenario e non si cura delle pecore.

14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie mi conoscono,

15 come il Padre mi conosce ed io conosco il Padre; e metto la mia vita per le pecore.

16 Ho anche delle altre pecore, che non son di quest’ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

17 Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita, per ripigliarla poi.

18 Nessuno me la toglie, ma la depongo da me. Io ho podestà di deporla e ho podestà di ripigliarla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio.