Passo 138

Studio

     

Neemia 6

1 Or quando Samballat e Tobia e Ghescem, l’Arabo, e gli altri nostri nemici ebbero udito che io avevo riedificate le mura e che non c’era più rimasta alcuna breccia quantunque allora io non avessi ancora messe le imposte alle porte

2 Samballat e Ghescem mi mandarono a dire: "Vieni, e troviamoci assieme in uno dei villaggi della valle di Ono". Or essi pensavano a farmi del male.

3 E io inviai loro dei messi per dire: "Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere. Perché il lavoro rimarrebb’egli sospeso mentr’io lo lascerei per scendere da voi?"

4 Essi mandarono quattro volte a dirmi la stessa cosa, e io risposi loro nello stesso modo.

5 Allora Samballat mi mandò a dire la stessa cosa la quinta volta per mezzo del suo servo che aveva in mano una lettera aperta,

6 nella quale stava scritto: "Corre voce fra queste genti, e Gashmu l’afferma, che tu e i Giudei meditate di ribellarvi; e che perciò tu ricostruisci le mura; e, stando a quel che si dice, tu diventeresti loro re,

7 e avresti perfino stabiliti de’ profeti per far la tua proclamazione a Gerusalemme, dicendo: V’è un re in Giuda! Or questi discorsi saranno riferiti al re. Vieni dunque, e consultiamoci assieme".

8 Ma io gli feci rispondere: "Le cose non stanno come tu dici, ma sei tu che le inventi!"

9 Perché tutta quella gente ci voleva impaurire e diceva: "Le loro mani si rilasseranno e il lavoro non si farà più". Ma tu, o Dio, fortifica ora le mie mani!

10 Ed io andai a casa di Scemaia, figliuolo di Delaia, figliuolo di Mehetabeel, che s’era quivi rinchiuso; ed egli mi disse: "Troviamoci assieme nella casa di Dio, dentro al tempio, e chiudiamo le porte del tempio; poiché coloro verranno ad ucciderti, e verranno a ucciderti di notte".

11 Ma io risposi: "Un uomo come me si dà egli alla fuga? E un uomo qual son io potrebb’egli entrare nel tempio e vivere? No, io non v’entrerò".

12 E io compresi ch’ei non era mandato da Dio, ma avea pronunziata quella profezia contro di me, perché Tobia e Samballat l’aveano pagato.

13 E l’aveano pagato per impaurirmi e indurmi ad agire a quel modo e a peccare, affin di aver materia da farmi una cattiva riputazione e da coprirmi d’onta.

14 O mio Dio, ricordati di Tobia, di Samballat, e di queste loro opere! Ricordati anche della profetessa Noadia e degli altri profeti che han cercato di spaventarmi!

15 Or le mura furon condotte a fine il venticinquesimo giorno di Elul, in cinquantadue giorni.

16 E quando tutti i nostri nemici l’ebber saputo, tutte le nazioni circonvicine furon prese da timore, e restarono grandemente avvilite ai loro propri occhi perché riconobbero che quest’opera s’era compiuta con l’aiuto del nostro Dio.

17 In que’ giorni, anche de’ notabili di Giuda mandavano frequenti lettere a Tobia, e ne ricevevano da Tobia,

18 giacché molti in Giuda gli eran legati per giuramento perch’egli era genero di Scecania figliuolo di Arah, e Johanan, suo figliuolo, avea sposata la figliuola di Meshullam, figliuolo di Berekia.

19 Essi dicevan del bene di lui perfino in presenza mia, e gli riferivan le mie parole. E Tobia mandava lettere per impaurirmi.

Neemia 7

1 Or quando le mura furon riedificate ed io ebbi messo a posto le porte, e i portinai, i cantori e i Leviti furono stabiliti nei loro uffici,

2 io detti il comando di Gerusalemme ad Hanani, mio fratello, e ad Hanania governatore del castello, perch’era un uomo fedele e timorato di Dio più di tanti altri.

3 E dissi loro: "Le porte di Gerusalemme non s’aprano finché il sole scotti; e mentre le guardie saranno ancora al loro posto, si chiudano e si sbarrino le porte; e si stabiliscano per far la guardia, gli abitanti di Gerusalemme, ciascuno al suo turno e ciascuno davanti alla propria casa".

4 Or la città era spaziosa e grande; ma dentro v’era poca gente, e non vi s’eran fabbricate case.

5 E il mio Dio mi mise in cuore di radunare i notabili, i magistrati e il popolo, per farne il censimento. E trovai il registro genealogico di quelli ch’eran tornati dall’esilio la prima volta, e vi trovai scritto quanto segue:

6 Questi son quei della provincia che tornarono dalla cattività; quelli che Nebucadnetsar, re di Babilonia, avea menati in cattività, e che tornarono a Gerusalemme e in Giuda, ciascuno nella sua città.

7 Essi tornarono con Zorobabele, Jeshua, Nehemia, Azaria, Raamia, Nahamani, Mardocheo, Bilshan, Mispereth, Bigvai, Nehum e Baana. Censimento degli uomini del popolo d’Israele:

8 Figliuoli di Parosh, duemila centosettantadue.

9 Figliuoli di Scefatia, trecentosettantadue.

10 Figliuoli di Ara, seicento cinquantadue.

11 Figliuoli di Pahath-Moab, dei figliuoli di Jeshua e di Joab, duemila ottocentodiciotto.

12 Figliuoli di Elam, mille duecentocinquanta quattro.

13 Figliuoli di Zattu, ottocentoquaranta cinque.

14 Figliuoli di Zaccai, settecentosessanta.

15 Figliuoli di Binnui, seicento quarantotto.

16 Figliuoli di Bebai, seicento ventotto.

17 Figliuoli di Azgad, duemila trecento ventidue.

18 Figliuoli di Adonikam, seicento sessantasette.

19 Figliuoli di Bigvai, duemila sessantasette.

20 Figliuoli di Adin, seicento cinquantacinque.

21 Figliuoli di Ater, della famiglia d’Ezechia, novantotto.

22 Figliuoli di Hashum, trecentoventotto.

23 Figliuoli di Bezai, trecento ventiquattro.

24 Figliuoli di Harif, centododici.

25 Figliuoli di Gabaon, novantacinque.

26 Uomini di Bethlehem e di Netofa, centottantotto.

27 Uomini di Anathoth, centoventotto.

28 Uomini di Beth-Azmaveth, quarantadue.

29 Uomini di Kiriath-Jearim, di Kefira e di Beeroth, settecentoquarantatre.

30 Uomini di Rama e di Gheba, seicentoventuno.

31 Uomini di Micmas, centoventidue.

32 Uomini di Bethel e d’Ai, centoventitre.

33 Uomini d’un altro Nebo, cinquantadue.

34 Figliuoli d’un altro Elam, mille duecentocinquanta quattro.

35 Figliuoli di Harim, trecentoventi.

36 Figliuoli di Gerico, trecento quarantacinque.

37 Figliuoli di Lod, di Hadid e d’Ono, settecentoventuno.

38 Figliuoli di Senaa, tremila novecentotrenta.

39 Sacerdoti: figliuoli di Jedaia, della casa di Jeshua, novecento sessantatre.

40 Figliuoli di Immer, mille cinquantadue.

41 Figliuoli di Pashur, mille duecento quarantasette.

42 Figliuoli di Harim, mille diciassette.

43 Leviti: figliuoli di Jeshua e di Kadmiel, de’ figliuoli di Hodeva, settantaquattro.

44 Cantori: figliuoli di Asaf, cento quarantotto.

45 Portinai: figliuoli di Shallum, figliuoli di Ater, figliuoli di Talmon, figliuoli di Akkub, figliuoli di Hatita, figliuoli di Shobai, centotrentotto.

46 Nethinei: figliuoli di Tsiha, figliuoli di Hasufa, figliuoli di Tabbaoth,

47 figliuoli di Keros, figliuoli di Sia, figliuoli di Padon,

48 figliuoli di Lebana, figliuoli di Hagaba, figliuoli di Salmai,

49 figliuoli di Hanan, figliuoli di Ghiddel, figliuoli di Gahar,

50 figliuoli di Reaia, figliuoli di Retsin, figliuoli di Nekoda,

51 figliuoli di Gazzam, figliuoli di Uzza, figliuoli di Paseah,

52 figliuoli di Besai, figliuoli di Meunim, figliuoli di Nefiscesim,

53 figliuoli di Bakbuk, figliuoli di Hakufa, figliuoli di Harhur,

54 figliuoli di Bazlith, figliuoli di Mehida, figliuoli di Harsha,

55 figliuoli di Barkos, figliuoli di Sisera, figliuoli di Temah,

56 figliuoli di Netsiah, figliuoli di Hatifa.

57 Figliuoli dei servi di Salomone: figliuoli di Sotai, figliuoli di Sofereth, figliuoli di Perida,

58 figliuoli di Jala, figliuoli di Darkon, figliuoli di Ghiddel,

59 figliuoli di Scefatia, figliuoli di Hattil, figliuoli di Pokereth-Hatsebaim, figliuoli di Amon.

60 Totale dei Nethinei e de’ figliuoli de’ servi di Salomone, trecentonovantadue.

61 Ed ecco quelli che tornarono da Tel-Melah, da Tel-Harsha, da Kerub-Addon e da Immer, e che non avean potuto stabilire la loro genealogia patriarcale per dimostrare ch’erano Israeliti:

62 figliuoli di Delaia, figliuoli di Tobia, figliuoli di Nekoda, seicento quarantadue.

63 Di tra i sacerdoti: figliuoli di Habaia, figliuoli di Hakkots, figliuoli di Barzillai, il quale avea sposato una delle figliuole di Barzillai, il Galaadita, e fu chiamato col nome loro.

64 Questi cercarono i loro titoli genealogici, ma non li trovarono, e furon quindi esclusi, come impuri, dal sacerdozio;

65 e il governatore disse loro di non mangiare cose santissime finché non si presentasse un sacerdote per consultar Dio con l’Urim e il Thummim.

66 La raunanza, tutt’assieme, noverava quarantaduemila trecentosessanta persone,

67 senza contare i loro servi e le loro serve, che ammontavano a settemila trecento trentasette. Avevan pure duecento quarantacinque cantori e cantatrici.

68 Avevano settecento trentasei cavalli, duecento quarantacinque muli,

69 quattrocento trentacinque cammelli, seimila settecentoventi asini.

70 Alcuni dei capi famiglia offriron dei doni per l’opera. Il governatore diede al tesoro mille dariche d’oro, cinquanta coppe, cinquecentotrenta vesti sacerdotali.

71 E tra i capi famiglia ve ne furono che dettero al tesoro dell’opera ventimila dariche d’oro e duemila duecento mine d’argento.

72 Il resto del popolo dette ventimila dariche d’oro, duemila mine d’argento e sessantasette vesti sacerdotali.

73 I sacerdoti, i Leviti i portinai, i cantori, la gente del popolo, i Nethinei e tutti gl’Israeliti si stabilirono nelle loro città.

Neemia 8:1-8

1 Come fu giunto il settimo mese, e i figliuoli d’Israele si furono stabiliti nelle loro città, tutto il popolo si radunò come un sol uomo sulla piazza ch’è davanti alla porta delle Acque, e disse a Esdra, lo scriba, che portasse il libro della legge di Mosè che l’Eterno avea data a Israele.

2 E il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti alla raunanza, composta d’uomini, di donne e di tutti quelli ch’eran capaci d’intendere.

3 E lesse il libro sulla piazza ch’è davanti alla porta delle Acque, dalla mattina presto fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne, e di quelli ch’eran capaci d’intendere; e tutto il popolo teneva tese le orecchie a sentire il libro della legge.

4 Esdra, lo scriba, stava sopra una tribuna di legno, ch’era stata fatta apposta, e accanto a lui stavano, a destra, Mattithia, Scema, Anania, Uria, Hilkia e Maaseia; a sinistra, Pedaia, Mishael, Malkia, Hashum, Hashbaddana, Zaccaria e Meshullam.

5 Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava in luogo più eminente; e, com’ebbe aperto il libro, tutto il popolo s’alzò in piedi.

6 Esdra benedisse l’Eterno, l’Iddio grande, e tutto il popolo rispose: "Amen, amen", alzando le mani; e s’inchinarono, e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi all’Eterno.

7 Jeshua, Bani, Scerebia, Jamin, Akkub, Shabbethai, Hodia, Maaseia, Kelita, Azaria, Jozabad, Hanan, Pelaia e gli altri Leviti spiegavano la legge al popolo, e il popolo stava in piedi al suo posto.

8 Essi leggevano nel libro della legge di Dio distintamente; e ne davano il senso, per far capire ai popolo quel che s’andava leggendo.