Passo 212

Studio

     

Proverbi 24

1 Non portare invidia ai malvagi, e non desiderare di star con loro,

2 perché il loro cuore medita rapine, e le loro labbra parlan di nuocere.

3 La casa si edifica con la sapienza, e si rende stabile con la prudenza;

4 mediante la scienza, se ne riempiono le stanze d’ogni specie di beni preziosi e gradevoli.

5 L’uomo savio è pien di forza, e chi ha conoscimento accresce la sua potenza;

6 infatti, con savie direzioni potrai condur bene la guerra, e la vittoria sta nel gran numero de’ consiglieri.

7 La sapienza è troppo in alto per lo stolto; egli non apre mai la bocca alla porta di città.

8 Chi pensa a mal fare sarà chiamato esperto in malizia.

9 I disegni dello stolto sono peccato, e il beffardo è l’abominio degli uomini.

10 Se ti perdi d’animo nel giorno dell’avversità, la tua forza è poca.

11 Libera quelli che son condotti a morte, e salva quei che, vacillando, vanno al supplizio.

12 Se dici: "Ma noi non ne sapevamo nulla!…" Colui che pesa i cuori, non lo vede egli? Colui che veglia sull’anima tua non lo sa forse? E non renderà egli a ciascuno secondo le opere sue?

13 Figliuol mio, mangia del miele perché è buono; un favo di miele sarà dolce al tuo palato.

14 Così conosci la sapienza per il bene dell’anima tua! Se la trovi, c’è un avvenire, e la speranza tua non sarà frustrata.

15 O empio, non tendere insidie alla dimora del giusto! non devastare il luogo ove riposa!

16 ché il giusto cade sette volte e si rialza, ma gli empi son travolti dalla sventura.

17 Quando il tuo nemico cade, non ti rallegrare; quand’è rovesciato, il cuor tuo non ne gioisca,

18 che l’Eterno nol vegga e gli dispiaccia e non storni l’ira sua da lui.

19 Non t’irritare a motivo di chi fa il male, e non portare invidia agli empi;

20 perché non c’è avvenire per il malvagio; la lucerna degli empi sarà spenta.

21 Figliuol mio, temi l’Eterno e il re, e non far lega cogli amatori di novità;

22 la loro calamità sopraggiungerà improvvisa, e chi sa la triste fine dei loro anni?

23 Anche queste sono massime dei Savi. Non è bene, in giudizio, aver de’ riguardi personali.

24 Chi dice all’empio: "Tu sei giusto", i popoli lo malediranno, lo esecreranno le nazioni.

25 Ma quelli che sanno punire se ne troveranno bene, e su loro scenderanno benedizione e prosperità.

26 Dà un bacio sulle labbra chi dà una risposta giusta.

27 Metti in buon ordine gli affari tuoi di fuori, metti in assetto i tuoi campi, poi ti fabbricherai la casa.

28 Non testimoniare, senza motivo, contro il tuo prossimo; vorresti tu farti ingannatore con le tue parole?

29 Non dire: "Come ha fatto a me così farò a lui; renderò a costui secondo l’opera sua".

30 Passai presso il campo del pigro e presso la vigna dell’uomo privo di senno;

31 ed ecco le spine vi crescean da per tutto, i rovi ne coprivano il suolo, e il muro di cinta era in rovina.

32 Considerai la cosa, e mi posi a riflettere; e da quel che vidi trassi una lezione:

33 Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare…

34 e la tua povertà verrà come un ladro, e la tua indigenza, come un uomo armato.

Proverbi 25

1 Ecco altri proverbi di Salomone, raccolti dalla gente di Ezechia, re di Giuda.

2 E’ gloria di Dio nascondere le cose; ma la gloria dei re sta nell’investigarle.

3 L’altezza del cielo, la profondità della terra e il cuore dei re non si possono investigare.

4 Togli dall’argento le scorie, e ne uscirà un vaso per l’artefice;

5 togli l’empio dalla presenza del re, e il suo trono sarà reso stabile dalla giustizia.

6 Non fare il vanaglorioso in presenza del re, e non ti porre nel luogo dei grandi;

7 poiché è meglio ti sia detto: "Sali qui", anziché essere abbassato davanti al principe che gli occhi tuoi hanno veduto.

8 Non t’affrettare a intentar processi, che alla fine tu non sappia che fare, quando il tuo prossimo t’avrà svergognato.

9 Difendi la tua causa contro il tuo prossimo, ma non rivelare il segreto d’un altro,

10 onde chi t’ode non t’abbia a vituperare, e la tua infamia non si cancelli più.

11 Le parole dette a tempo son come pomi d’oro in vasi d’argento cesellato.

12 Per un orecchio docile, chi riprende con saviezza è un anello d’oro, un ornamento d’oro fino.

13 Il messaggero fedele, per quelli che lo mandano, è come il fresco della neve al tempo della mèsse; esso ristora l’anima del suo padrone.

14 Nuvole e vento, ma punta pioggia; ecco l’uomo che si vanta falsamente della sua liberalità.

15 Con la pazienza si piega un principe, e la lingua dolce spezza dell’ossa.

16 Se trovi del miele, mangiane quanto ti basta; che, satollandotene, tu non abbia poi a vomitarlo.

17 Metti di rado il piede in casa del prossimo, ond’egli, stufandosi di te, non abbia ad odiarti.

18 L’uomo che attesta il falso contro il suo prossimo, è un martello, una spada, una freccia acuta.

19 La fiducia in un perfido, nel dì della distretta, è un dente rotto, un piede slogato.

20 Cantar delle canzoni a un cuor dolente è come togliersi l’abito in giorno di freddo, e mettere aceto sul nitro.

21 Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare: se ha sete, dagli dell’acqua da bere;

22 ché, così, raunerai dei carboni accesi sul suo capo, e l’Eterno ti ricompenserà.

23 Il vento del nord porta la pioggia, e la lingua che sparla di nascosto fa oscurare il viso.

24 Meglio abitare sul canto d’un tetto, che in una gran casa con una moglie rissosa.

25 Una buona notizia da paese lontano è come acqua fresca a persona stanca ed assetata.

26 Il giusto che vacilla davanti all’empio, è come una fontana torbida e una sorgente inquinata.

27 Mangiar troppo miele non è bene ma scrutare cose difficili è un onore.

28 L’uomo che non si sa padroneggiare, è una città smantellata, priva di mura.

Proverbi 26

1 Come la neve non conviene all’estate, né la pioggia al tempo della mèsse, così non conviene la gloria allo stolto.

2 Come il passero vaga qua e là e la rondine vola, così la maledizione senza motivo, non raggiunge l’effetto.

3 La frusta per il cavallo, la briglia per l’asino, e il bastone per il dosso degli stolti.

4 Non rispondere allo stolto secondo la sua follia, che tu non gli abbia a somigliare.

5 Rispondi allo stolto secondo la sua follia, perché non abbia a credersi savio.

6 Chi affida messaggi a uno stolto si taglia i piedi e s’abbevera di pene.

7 Come le gambe dello zoppo son senza forza, così è una massima in bocca degli stolti.

8 Chi onora uno stolto fa come chi getta una gemma in un mucchio di sassi.

9 Una massima in bocca agli stolti è come un ramo spinoso in mano a un ubriaco.

10 Chi impiega lo stolto e il primo che capita, è come un arciere che ferisce tutti.

11 Lo stolto che ricade nella sua follia, è come il cane che torna al suo vomito.

12 Hai tu visto un uomo che si crede savio? C’è più da sperare da uno stolto che da lui.

13 Il pigro dice: "C’è un leone nella strada, c’è un leone per le vie!"

14 Come la porta si volge sui cardini così il pigro sul suo letto.

15 Il pigro tuffa la mano nel piatto; gli par fatica riportarla alla bocca.

16 Il pigro si crede più savio di sette uomini che dànno risposte sensate.

17 Il passante che si riscalda per una contesa che non lo concerne, è come chi afferra un cane per le orecchie.

18 Come un pazzo che avventa tizzoni, frecce e morte,

19 così è colui che inganna il prossimo, e dice: "Ho fatto per ridere!"

20 Quando mancan le legna, il fuoco si spegne; e quando non c’è maldicente, cessan le contese.

21 Come il carbone da la brace, e le legna dànno la fiamma, così l’uomo rissoso accende le liti.

22 Le parole del maldicente son come ghiottonerie, e penetrano fino nell’intimo delle viscere.

23 Labbra ardenti e un cuor malvagio son come schiuma d’argento spalmata sopra un vaso di terra.

24 Chi odia, parla con dissimulazione; ma, dentro, cova la frode.

25 Quando parla con voce graziosa, non te ne fidare, perché ha sette abominazioni in cuore.

26 L’odio suo si nasconde sotto la finzione, ma la sua malvagità si rivelerà nell’assemblea.

27 Chi scava una fossa vi cadrà, e la pietra torna addosso a chi la rotola.

28 La lingua bugiarda odia quelli che ha ferito, e la bocca lusinghiera produce rovina.

Proverbi 27:1-10

1 Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre.

2 Altri ti lodi, non la tua bocca; un estraneo, non le tue labbra.

3 La pietra è grave e la rena pesante, ma l’irritazione dello stolto pesa più dell’uno e dell’altra.

4 L’ira è crudele e la collera impetuosa; ma chi può resistere alla gelosia?

5 Meglio riprensione aperta, che amore occulto.

6 Fedeli son le ferite di chi ama; frequenti i baci di chi odia.

7 Chi è sazio calpesta il favo di miele; ma, per chi ha fame, ogni cosa amara è dolce.

8 Come l’uccello che va ramingo lungi dal nido, così è l’uomo che va ramingo lungi da casa.

9 L’olio e il profumo rallegrano il cuore; così fa la dolcezza d’un amico coi suoi consigli cordiali.

10 Non abbandonare il tuo amico né l’amico di tuo padre, e non andare in casa del tuo fratello nel dì della tua sventura; un vicino dappresso val meglio d’un fratello lontano.