Passo 296

Studio

     

Segnare 8

1 In que’ giorni, essendo di nuovo la folla grandissima, e non avendo ella da mangiare, Gesù, chiamati a sé i discepoli, disse loro:

2 Io ho pietà di questa moltitudine; poiché già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare.

3 E se li rimando a casa digiuni, verranno meno per via; e ve n’hanno alcuni che son venuti da lontano.

4 E i suoi discepoli gli risposero: Come si potrebbe mai saziarli di pane qui, in un deserto?

5 Ed egli domandò loro: Quanti pani avete? Essi dissero: Sette.

6 Ed egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra; e prese i sette pani, dopo aver rese grazie, li spezzò e diede ai discepoli perché li ponessero dinanzi alla folla; ed essi li posero.

7 Avevano anche alcuni pochi pescetti ed egli, fatta la benedizione, comandò di porre anche quelli dinanzi a loro.

8 E mangiarono e furono saziati; e de’ pezzi avanzati si levarono sette panieri.

9 Or erano circa quattromila persone. Poi Gesù li licenziò;

10 e subito, montato nella barca co’ suoi discepoli, andò dalle parti di Dalmanuta.

11 E i Farisei si recarono colà e si misero a disputar con lui, chiedendogli, per metterlo alla prova, un segno dal cielo.

12 Ma egli, dopo aver sospirato nel suo spirito, disse: Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: Non sarà dato alcun segno a questa generazione.

13 E lasciatili, montò di nuovo nella barca e passò all’altra riva.

14 Or i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani, e non avevano seco nella barca che un pane solo.

15 Ed egli dava loro de’ precetti dicendo: Badate, guardatevi dal lievito de’ Farisei e dal lievito d’Erode!

16 Ed essi si dicevano gli uni agli altri: Egli è perché non abbiam pane.

17 E Gesù, accortosene, disse loro: Perché ragionate voi del non aver pane? Non riflettete e non capite voi ancora? Avete il cuore indurito?

18 Avendo occhi non vedete? e avendo orecchie non udite? e non avete memoria alcuna?

19 Quand’io spezzai i cinque pani per i cinquemila, quante ceste piene di pezzi levaste? Essi dissero: Dodici.

20 E quando spezzai i sette pani per i quattromila, quanti panieri pieni levaste?

21 Ed essi risposero: Sette. E diceva loro: Non capite ancora?

22 E vennero in Betsaida; e gli fu menato un cieco, e lo pregarono che lo toccasse.

23 Ed egli, preso il cieco per la mano, lo condusse fuor dal villaggio; e sputatogli negli occhi e impostegli le mani, gli domandò:

24 Vedi tu qualche cosa? Ed egli, levati gli occhi, disse: Scorgo gli uomini, perché li vedo camminare, e mi paion alberi.

25 Poi Gesù gli mise di nuovo le mani sugli occhi; ed egli riguardò e fu guarito e vedeva ogni cosa chiaramente.

26 E Gesù lo rimandò a casa sua e gli disse: Non entrar neppure nel villaggio.

27 Poi Gesù, co’ suoi discepoli, se ne andò verso le borgate di Cesare di Filippo; e cammin facendo domandò ai suoi discepoli: Chi dice la gente ch’io sia?

28 Ed essi risposero: Gli uni, Giovanni Battista: altri, Elia; ed altri, uno de’ profeti.

29 Ed egli domandò loro: E voi, chi dite ch’io sia? E Pietro rispose: Tu sei il Cristo.

30 Ed egli vietò loro severamente di dir ciò di lui ad alcuno.

31 Poi cominciò ad insegnar loro ch’era necessario che il Figliuol dell’uomo soffrisse molte cose, e fosse reietto dagli anziani e dai capi sacerdoti e dagli scribi, e fosse ucciso, e in capo a tre giorni risuscitasse.

32 E diceva queste cose apertamente. E Pietro, trattolo da parte, prese a rimproverarlo.

33 Ma egli, rivoltosi e guardati i suoi discepoli, rimproverò Pietro dicendo: Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini.

34 E chiamata a sé la folla coi suoi discepoli, disse loro: Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua.

35 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor di me e del Vangelo, la salverà.

36 E che giova egli all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua?

37 E infatti, che darebbe l’uomo in cambio dell’anima sua?

38 Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figliuol dell’uomo si vergognerà di lui quando sarà venuto nella gloria del Padre suo coi santi angeli.

Segnare 9

1 E diceva loro: In verità io vi dico che alcuni di coloro che son qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbian visto il regno di Dio venuto con potenza.

2 Sei giorni dopo, Gesù prese seco Pietro e Giacomo e Giovanni e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte.

3 E fu trasfigurato in presenza loro; e i suoi vestiti divennero sfolgoranti, candidissimi, di un tal candore che niun lavator di panni sulla terra può dare.

4 Ed apparve loro Elia con Mosè, i quali stavano conversando con Gesù.

5 E Pietro rivoltosi a Gesù: Maestro, disse, egli è bene che stiamo qui; facciamo tre tende; una per te, una per Mosè ed una per Elia.

6 Poiché non sapeva che cosa dire, perché erano stati presi da spavento.

7 E venne una nuvola che li coperse della sua ombra; e dalla nuvola una voce: Questo è il mio diletto figliuolo; ascoltatelo.

8 E ad un tratto, guardatisi attorno, non videro più alcuno con loro, se non Gesù solo.

9 Or come scendevano dal monte, egli ordinò loro di non raccontare ad alcuno le cose che aveano vedute, se non quando il Figliuol dell’uomo sarebbe risuscitato dai morti.

10 Ed essi tennero in sé la cosa, domandandosi fra loro che cosa fosse quel risuscitare dai morti.

11 Poi gli chiesero: Perché dicono gli scribi che prima deve venir Elia?

12 Ed egli disse loro: Elia deve venir prima e ristabilire ogni cosa; e come mai è egli scritto del Figliuol dell’uomo che egli ha da patir molte cose e da essere sprezzato?

13 Ma io vi dico che Elia è già venuto, ed anche gli hanno fatto quello che hanno voluto, com’è scritto di lui.

14 E venuti ai discepoli, videro intorno a loro una gran folla, e degli scribi che discutevan con loro.

15 E subito tutta la folla, veduto Gesù, sbigottì e accorse a salutarlo.

16 Ed egli domandò loro: Di che discutete voi con loro?

17 E uno della folla gli rispose: Maestro, io t’ho menato il mio figliuolo che ha uno spirito mutolo;

18 e dovunque esso lo prende, lo atterra; ed egli schiuma, stride dei denti e rimane stecchito. Ho detto a’ tuoi discepoli che lo cacciassero, ma non hanno potuto.

19 E Gesù, rispondendo, disse loro: O generazione incredula! Fino a quando sarò io con voi? Fino a quando vi sopporterò? Menatemelo.

20 E glielo menarono; e come vide Gesù, subito lo spirito lo torse in convulsione; e caduto in terra, si rotolava schiumando. E Gesù domandò al padre:

21 Da quanto tempo gli avviene questo? Ed egli disse:

22 Dalla sua infanzia e spesse volte l’ha gettato anche nel fuoco e nell’acqua per farlo perire; ma tu, se ci puoi qualcosa, abbi pietà di noi ed aiutaci.

23 E Gesù: Dici: Se puoi?! Ogni cosa è possibile a chi crede.

24 E subito il padre del fanciullo esclamò: Io credo; sovvieni alla mia incredulità.

25 E Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: spirito muto e sordo, io tel comando, esci da lui e non entrar più in lui.

26 E lo spirito, gridando e straziandolo forte, uscì; e il fanciullo rimase come morto; talché quasi tutti dicevano: E’ morto.

27 Ma Gesù lo sollevò, ed egli si rizzò in piè.

28 E quando Gesù fu entrato in casa, i suoi discepoli gli domandarono in privato: Perché non abbiam potuto cacciarlo noi?

29 Ed egli disse loro: Cotesta specie di spiriti non si può far uscir in altro modo che con la preghiera.

30 Poi, essendosi partiti di là, traversarono la Galilea; e Gesù non voleva che alcuno lo sapesse.

31 Poich’egli ammaestrava i suoi discepoli, e diceva loro: Il Figliuol dell’uomo sta per esser dato nelle mani degli uomini ed essi l’uccideranno; e tre giorni dopo essere stato ucciso, risusciterà.

32 Ma essi non intendevano il suo dire e temevano d’interrogarlo.

33 E vennero a Capernaum; e quand’egli fu in casa, domandò loro: Di che discorrevate per via?

34 Ed essi tacevano, perché per via aveano questionato fra loro chi fosse il maggiore.

35 Ed egli postosi a sedere, chiamò i dodici e disse loro: Se alcuno vuol essere il primo, dovrà essere l’ultimo di tutti e il servitor di tutti.

36 E preso un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo a loro; e recatoselo in braccio, disse a loro:

37 Chiunque riceve uno di tali piccoli fanciulli nel nome mio, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato.

38 Giovanni gli disse: Maestro, noi abbiam veduto uno che cacciava i demoni nel nome tuo, il quale non ci seguita; e glielo abbiam vietato perché non ci seguitava.

39 E Gesù disse: Non glielo vietate, poiché non v’è alcuno che faccia qualche opera potente nel mio nome, e che subito dopo possa dir male di me.

40 Poiché chi non è contro a noi, è per noi.

41 Perché chiunque vi avrà dato a bere un bicchiere d’acqua in nome mio perché siete di Cristo, in verità vi dico che non perderà punto il suo premio.

42 E chiunque avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino, e fosse gettato in mare.

43 E se la tua mano ti fa intoppare, mozzala; meglio è per te entrar monco nella vita, che aver due mani e andartene nella geenna, nel fuoco inestinguibile.

44 dove il verme loro non muore ed il fuoco non si spegne.

45 E se il tuo piede ti fa intoppare, mozzalo; meglio è per te entrar zoppo nella vita, che aver due occhi piedi ed esser gittato nella geenna.

46 dove il verme loro non muore ed il fuoco non si spegne.

47 E se l’occhio tuo ti fa intoppare, cavalo; meglio è per te entrar con un occhio solo nel regno di Dio, che aver due occhi ed esser gittato nella geenna,

48 dove il verme loro non muore ed il fuoco non si spegne.

49 Poiché ognuno sarà salato con fuoco.

50 Il sale è buono; ma se il sale diventa insipido, con che gli darete sapore? (G9-51) Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri.

Segnare 10:1-12

1 Poi, levatosi di là, se ne andò sui confini della Giudea, ed oltre il Giordano; e di nuovo di raunarono presso a lui delle turbe; ed egli di nuovo, come soleva, le ammaestrava.

2 E de’ Farisei, accostatisi, gli domandarono, tentandolo: E’ egli lecito ad un marito di mandar via la moglie?

3 Ed egli rispose loro: Mosè che v’ha egli comandato?

4 Ed essi dissero: Mosè permise di scrivere una atto di divorzio e mandarla via.

5 E Gesù disse loro: E’ per la durezza del vostro cuore ch’egli scrisse per voi quel precetto;

6 ma al principio della creazione Iddio li fece maschio e femmina.

7 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne.

8 Talché non sono più due, ma una stessa carne.

9 Quello dunque che Iddio ha congiunto l’uomo nol separi.

10 E in casa i discepoli lo interrogarono di nuovo sullo stesso soggetto.

11 Ed egli disse loro: Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei;

12 e se la moglie, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio.