Passo 301

Studio

     

Luca 4

1 Or Gesù, ripieno dello Spirito Santo, se ne ritornò dal Giordano, e fu condotto dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni, ed era tentato dal diavolo.

2 E durante quei giorni non mangiò nulla; e dopo che quelli furon trascorsi, ebbe fame.

3 E il diavolo gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane.

4 E Gesù gli rispose: Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà l’uomo.

5 E il diavolo, menatolo in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse:

6 Ti darò tutta quanta questa potenza e la gloria di questi regni; perch’essa mi è stata data, e la do a chi voglio.

7 Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua.

8 E Gesù, rispondendo, gli disse: Sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, e a lui solo rendi il tuo culto.

9 Poi lo menò a Gerusalemme e lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: Se tu sei Figliuolo di Dio, gettati giù di qui;

10 perché sta scritto: Egli ordinerà ai suoi angeli intorno a te, che ti proteggano;

11 ed essi ti porteranno sulle mani, che talora tu non urti col piede contro una pietra.

12 E Gesù, rispondendo, gli disse: E’ stato detto: Non tentare il Signore Iddio tuo.

13 Allora il diavolo, finita che ebbe ogni sorta di tentazione, si partì da lui fino ad altra occasione.

14 E Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la sua fama si sparse per tutta la contrada circonvicina.

15 E insegnava nelle loro sinagoghe, glorificato da tutti.

16 E venne a Nazaret, dov’era stato allevato; e com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga, e alzatosi per leggere,

17 gli fu dato il libro del profeta Isaia; e aperto il libro trovò quel passo dov’era scritto:

18 Lo Spirito del Signore è sopra me; per questo egli mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato a bandir liberazione a’ prigionieri, ed ai ciechi ricupero della vista; a rimettere in libertà gli oppressi,

19 e a predicare l’anno accettevole del Signore.

20 Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si pose a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi in lui.

21 Ed egli prese a dir loro: Oggi, s’è adempiuta questa scrittura, e voi l’udite.

22 E tutti gli rendeano testimonianza, e si maravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: Non è costui il figliuol di Giuseppe?

23 Ed egli disse loro: Certo, voi mi citerete questo proverbio: Medico, cura te stesso; fa’ anche qui nella tua patria tutto quello che abbiamo udito essere avvenuto in Capernaum!

24 Ma egli disse: In verità vi dico che nessun profeta è ben accetto nella sua patria.

25 Anzi, vi dico in verità che ai dì d’Elia, quando il cielo fu serrato per tre anni e sei mesi e vi fu gran carestia in tutto il paese, c’eran molte vedove in Israele;

26 eppure a nessuna di esse fu mandato Elia, ma fu mandato a una vedova in Sarepta di Sidon.

27 E al tempo del profeta Eliseo, c’eran molti lebbrosi in Israele; eppure nessun di loro fu mondato, ma lo fu Naaman il Siro.

28 E tutti, nella sinagoga, furon ripieni d’ira all’udir queste cose.

29 E levatisi, lo cacciaron fuori della città, e lo menarono fin sul ciglio del monte sul quale era fabbricata la loro città, per precipitarlo giù.

30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

31 E scese a Capernaum città di Galilea; e vi stava ammaestrando la gente nei giorni di sabato.

32 Ed essi stupivano della sua dottrina perché parlava con autorità.

33 Or nella sinagoga si trovava un uomo posseduto da uno spirito d’immondo demonio, il quale gridò con gran voce: Ahi!

34 Che v’è fra noi e te, o Gesù Nazareno? Se’ tu venuto per perderci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio!

35 E Gesù lo sgridò, dicendo: Ammutolisci, ed esci da quest’uomo! E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui senza fargli alcun male.

36 E tutti furon presi da sbigottimento e ragionavan fra loro, dicendo: Qual parola è questa? Egli comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi, ed essi escono.

37 E la sua fama si spargeva in ogni parte della circostante contrada.

38 Poi, levatosi ed uscito dalla sinagoga, entrò in casa di Simone. Or la suocera di Simone era travagliata da una gran febbre; e lo pregarono per lei.

39 Ed egli, chinatosi verso di lei, sgridò la febbre, e la febbre la lasciò; ed ella alzatasi prontamente, si mise a servirli.

40 E sul tramontar del sole, tutti quelli che aveano degli infermi di varie malattie, li menavano a lui; ed egli li guariva, imponendo le mani a ciascuno.

41 Anche i demoni uscivano da molti gridando, e dicendo: Tu sei il Figliuol di Dio! Ed egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano ch’egli era il Cristo.

42 Poi, fattosi giorno, uscì e andò in un luogo deserto; e le turbe lo cercavano e giunsero fino a lui; e lo trattenevano perché non si partisse da loro.

43 Ma egli disse loro: Anche alle altre città bisogna ch’io evangelizzi il regno di Dio; poiché per questo sono stato mandato.

44 E andava predicando per le sinagoghe della Galilea.

Luca 5

1 Or avvenne che essendogli la moltitudine addosso per udir la parola di Dio, e stando egli in piè sulla riva del lago di Gennesaret,

2 vide due barche ferme a riva, dalle quali erano smontati i pescatori e lavavano le reti.

3 E montato in una di quelle barche che era di Simone, lo pregò di scostarsi un po’ da terra; poi, sedutosi, d’in sulla barca ammaestrava le turbe.

4 E com’ebbe cessato di parlare, disse a Simone: Prendi il largo, e calate le reti per pescare.

5 E Simone, rispondendo, disse: Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiam preso nulla; però, alla tua parola, calerò le reti.

6 E fatto così, presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano.

7 E fecero segno a’ loro compagni dell’altra barca, di venire ad aiutarli. E quelli vennero, e riempirono ambedue le barche, talché affondavano.

8 Simon Pietro, veduto ciò, si gettò a’ ginocchi di Gesù, dicendo: Signore, dipartiti da me, perché son uomo peccatore.

9 Poiché spavento avea preso lui e tutti quelli che eran con lui, per la presa di pesci che avean fatta;

10 e così pure Giacomo e Giovanni, figliuoli di Zebedeo, ch’eran soci di Simone. E Gesù disse a Simone: Non temere: da ora innanzi sarai pescator d’uomini.

11 Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.

12 Ed avvenne che, trovandosi egli in una di quelle città, ecco un uomo pien di lebbra, il quale, veduto Gesù e gettatosi con la faccia a terra, lo pregò dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi.

13 Ed egli, stesa la mano, lo toccò dicendo: Lo voglio, sii mondato. E in quell’istante la lebbra sparì da lui.

14 E Gesù gli comandò di non dirlo a nessuno: Ma va’, gli disse, mostrati al sacerdote ed offri per la tua purificazione quel che ha prescritto Mosè; e ciò serva loro di testimonianza.

15 Però la fama di lui si spandeva sempre più; e molte turbe si adunavano per udirlo ed esser guarite delle loro infermità.

16 Ma egli si ritirava ne’ luoghi deserti e pregava.

17 Ed avvenne, in uno di que’ giorni, ch’egli stava insegnando; ed eran quivi seduti de’ Farisei e de’ dottori della legge, venuti da tutte le borgate della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui per compier delle guarigioni.

18 Ed ecco degli uomini che portavano sopra un letto un paralitico, e cercavano di portarlo dentro e di metterlo davanti a lui.

19 E non trovando modo d’introdurlo a motivo della calca, salirono sul tetto, e fatta un’apertura fra i tegoli, lo calaron giù col suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesù.

20 Ed egli, veduta la loro fede, disse: O uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi.

21 Allora gli scribi e i Farisei cominciarono a ragionare, dicendo: Chi è costui che pronunzia bestemmie? Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?

22 Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, prese a dir loro: Che ragionate nei vostri cuori?

23 Che cosa è più agevole dire: I tuoi peccati ti son rimessi, oppur dire: Lèvati e cammina?

24 Ora, affinché sappiate che il Figliuol dell’uomo ha sulla terra autorità di rimettere i peccati: Io tel dico (disse al paralitico), lèvati, togli il tuo lettuccio e vattene a casa tua.

25 E in quell’istante, alzatosi in presenza loro e preso il suo giaciglio, se ne andò a casa sua, glorificando Iddio.

26 E tutti furon presi da stupore e glorificavano Iddio; e pieni di spavento, dicevano: Oggi abbiamo visto cose strane.

27 E dopo queste cose, egli uscì e notò un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e gli disse: Seguimi.

28 Ed egli, lasciata ogni cosa, si levò e si mise a seguirlo.

29 E Levi gli fece un gran convito in casa sua; e c’era gran folla di pubblicani e d’altri che erano a tavola con loro.

30 E i Farisei ed i loro scribi mormoravano contro i discepoli di Gesù, dicendo: Perché mangiate e bevete coi pubblicani e coi peccatori?

31 E Gesù rispondendo, disse loro: I sani non hanno bisogno del medico, bensì i malati.

32 Io non son venuto a chiamare i de’ giusti, ma de’ peccatori a ravvedimento.

33 Ed essi gli dissero: I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; così pure i discepoli de’ Farisei; mentre i tuoi mangiano e bevono.

34 E Gesù disse loro: Potete voi far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo è con loro?

35 Ma verranno i giorni per questo; e quando lo sposo sarà loro tolto, allora, in que’ giorni, digiuneranno.

36 Disse loro anche una parabola: Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo ad un vestito vecchio; altrimenti strappa il nuovo, e il pezzo tolto dal nuovo non adatta al vecchio.

37 E nessuno mette vin nuovo in otri vecchi; altrimenti vin nuovo rompe gli otri, il vino si spande, e gli otri vanno perduti.

38 Ma il vin nuovo va messo in otri nuovi.

39 E nessuno che abbia bevuto del vin vecchio, ne desidera del nuovo, perché dice: Il vecchio è buono.

Luca 6:1-26

1 Or avvenne che in un giorno di sabato egli passava per i seminati; e i suoi discepoli svellevano delle spighe, e sfregandole con le mani, mangiavano.

2 Ed alcuni de’ Farisei dissero: Perché fate quel che non è lecito nel giorno del sabato?

3 E Gesù, rispondendo, disse loro: Non avete letto neppure quel che fece Davide, quand’ebbe fame, egli e coloro ch’eran con lui?

4 Com’entrò nella casa di Dio, e prese i pani di presentazione, e ne mangiò e ne diede anche a coloro che eran con lui, quantunque non sia lecito mangiarne se non ai soli sacerdoti?

5 E diceva loro: Il Figliuol dell’uomo è Signore del sabato.

6 Or avvenne in un altro sabato ch’egli entrò nella sinagoga, e si mise ad insegnare. E quivi era un uomo che avea la mano destra secca.

7 Or gli scribi e i Farisei l’osservavano per vedere se farebbe una guarigione in giorno di sabato, per trovar di che accusarlo.

8 Ma egli conosceva i loro pensieri, e disse all’uomo che avea la man secca: Lèvati, e sta su nel mezzo! Ed egli, alzatosi, stette su.

9 Poi Gesù disse loro: Io domando a voi: E’ lecito, in giorno di sabato, di far del bene o di far del male? di salvare una persona o di ucciderla?

10 E girato lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quell’uomo: Stendi la mano! Egli fece così, e la sua mano tornò sana.

11 Ed essi furon ripieni di furore e discorreano fra loro di quel che potrebbero fare a Gesù.

12 Or avvenne in que’ giorni ch’egli se ne andò sul monte a pregare, e passò la notte in orazione a Dio.

13 E quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli, e ne elesse dodici, ai quali dette anche il nome di apostoli:

14 Simone, che nominò anche Pietro, e Andrea, fratello di lui, e Giacomo e Giovanni, e Filippo e Bartolommeo,

15 e Matteo e Toma, e Giacomo d’Alfeo e Simone chiamato Zelota,

16 e Giuda di Giacomo, e Giuda Iscariot che divenne poi traditore.

17 E sceso con loro, si fermò sopra un ripiano, insieme con gran folla dei suoi discepoli e gran quantità di popolo da tutta la Giudea e da Gerusalemme e dalla marina di Tiro e di Sidone,

18 i quali eran venuti per udirlo e per esser guariti delle loro infermità.

19 E quelli che erano tormentati da spiriti immondi, erano guariti; e tutta la moltitudine cercava di toccarlo, perché usciva da lui una virtù che sanava tutti.

20 Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: Beati voi che siete poveri, perché il Regno di Dio è vostro.

21 Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete.

22 Beati voi, quando gli uomini v’avranno odiati, e quando v’avranno sbanditi d’infra loro, e v’avranno vituperati ed avranno ripudiato il vostro nome come malvagio, per cagione del Figliuol dell’uomo.

23 Rallegratevi in quel giorno e saltate di letizia perché, ecco, il vostro premio è grande ne’ cieli; poiché i padri loro facean lo stesso a’ profeti.

24 Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione.

25 Guai a voi che siete ora satolli, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché farete cordoglio piangerete.

26 Guai a voi quando tutti gli uomini diran bene di voi, perché i padri loro facean lo stesso coi falsi profeti.