Passo 307

Studio

     

Luca 17

1 Disse poi ai suoi discepoli: E’ impossibile che non avvengano scandali: ma guai a colui per cui avvengono!

2 Meglio per lui sarebbe che una macina da mulino gli fosse messa al collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare un solo di questi piccoli.

3 Badate a voi stessi! Se il tuo fratello pecca, riprendilo; e se si pente, perdonagli.

4 E se ha peccato contro te sette volte al giorno, e sette volte torna a te e ti dice: Mi pento, perdonagli.

5 Allora gli apostoli dissero al Signore: Aumentaci la fede.

6 E il Signore disse: Se aveste fede quant’è un granel di senapa, potreste dire a questo moro: Sradicati e trapiantati nel mare, e vi ubbidirebbe.

7 Or chi di voi, avendo un servo ad arare o pascere, quand’ei torna a casa dai campi, gli dirà: Vieni presto a metterti a tavola?

8 Non gli dirà invece: Preparami la cena, e cingiti a servirmi finch’io abbia mangiato e bevuto, e poi mangerai e berrai tu?

9 Si ritiene egli forse obbligato al suo servo perché ha fatto le cose comandategli?

10 Così anche voi, quand’avrete fatto tutto ciò che v’è comandato, dite: Noi siamo servi inutili; abbiam fatto quel ch’eravamo in obbligo di fare.

11 Ed avvenne che, nel recarsi a Gerusalemme, egli passava sui confini della Samaria e della Galilea.

12 E come entrava in un certo villaggio, gli si fecero incontro dieci uomini lebbrosi, i quali, fermatisi da lontano,

13 alzaron la voce dicendo: Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!

14 E, vedutili, egli disse loro: Andate a mostrarvi a’ sacerdoti. E avvenne che, mentre andavano, furon mondati.

15 E uno di loro, vedendo che era guarito, tornò indietro, glorificando Iddio ad alta voce;

16 e si gettò ai suoi piedi con la faccia a terra, ringraziandolo; e questo era un Samaritano.

17 Gesù, rispondendo, disse: I dieci non sono stati tutti mondati? E i nove altri dove sono?

18 Non si è trovato alcuno che sia tornato per dar gloria a Dio fuor che questo straniero?

19 E gli disse: Lèvati e vattene: la tua fede t’ha salvato.

20 Interrogato poi dai Farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro dicendo: Il regno di Dio non viene in maniera da attirar gli sguardi; né si dirà:

21 Eccolo qui, o eccolo là; perché ecco, il regno di Dio è dentro di voi.

22 Disse pure ai suoi discepoli: Verranno giorni che desidererete vedere uno de’ giorni del Figliuol dell’uomo, e non lo vedrete.

23 E vi si dirà: Eccolo là, eccolo qui; non andate, e non li seguite;

24 perché com’è il lampo che balenando risplende da un’estremità all’altra del cielo, così sarà il Figliuol dell’uomo nel suo giorno.

25 Ma prima bisogna ch’e’ soffra molte cose, e sia reietto da questa generazione.

26 E come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà a’ giorni del Figliuol dell’uomo.

27 Si mangiava, si beveva, si prendea moglie, s’andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell’arca, e venne il diluvio che li fece tutti perire.

28 Nello stesso modo che avvenne anche ai giorni di Lot; si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si edificava;

29 ma nel giorno che Lot uscì di Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece tutti perire.

30 Lo stesso avverrà nel giorno che il Figliuol dell’uomo sarà manifestato.

31 In quel giorno, chi sarà sulla terrazza ed avrà la sua roba in casa, non scenda a prenderla; e parimente, chi sarà nei campi non torni indietro.

32 Ricordatevi della moglie di Lot.

33 Chi cercherà di salvare la sua vita, la perderà; ma chi la perderà, la preserverà.

34 Io ve lo dico: In quella notte, due saranno in un letto; l’uno sarà preso, e l’altro lasciato.

35 Due donne macineranno assieme; l’una sarà presa, e l’altra lasciata.

36 Due uomini saranno ai campi, l’uno sarà preso e l’altro lasciato.

37 I discepoli risposero: Dove sarà, Signore? Ed egli disse loro: Dove sarà il corpo, ivi anche le aquile si raduneranno.

Luca 18

1 Propose loro ancora questa parabola per mostrare che doveano del continuo pregare e non stancarsi.

2 In una certa città v’era un giudice, che non temeva Iddio né avea rispetto per alcun uomo;

3 e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui dicendo: Fammi giustizia del mio avversario.

4 Ed egli per un tempo non volle farlo; ma poi disse fra sé: benché io non tema Iddio e non abbia rispetto per alcun uomo,

5 pure, poiché questa vedova mi dà molestia, le farò giustizia, che talora, a forza di venire, non finisca col rompermi la testa.

6 E il Signore disse: Ascoltate quel che dice il giudice iniquo.

7 E Dio non farà egli giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui, e sarà egli tardo per loro?

8 Io vi dico che farà loro prontamente giustizia. Ma quando il Figliuol dell’uomo verrà, troverà egli la fede sulla terra?

9 E disse ancora questa parabola per certuni che confidavano in se stessi di esser giusti e disprezzavano gli altri:

10 Due uomini salirono al tempio per pregare; l’uno Fariseo, e l’altro pubblicano.

11 Il Fariseo, stando in piè, pregava così dentro di sé: O Dio, ti ringrazio ch’io non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri; né pure come quel pubblicano.

12 Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quel che posseggo.

13 Ma il pubblicano, stando da lungi, non ardiva neppure alzar gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: O Dio, sii placato verso me peccatore!

14 Io vi dico che questi scese a casa sua giustificato, piuttosto che quell’altro; perché chiunque s’innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato.

15 Or gli recavano anche i bambini, perché li toccasse; ma i discepoli, veduto questo, sgridavano quelli che glieli recavano.

16 Ma Gesù chiamò a sé i bambini, e disse: Lasciate i piccoli fanciulli venire a me, e non glielo vietate, perché di tali è il regno di Dio.

17 In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrerà punto in esso.

18 E uno dei principali lo interrogò, dicendo: Maestro buono, che farò io per ereditare la vita eterna?

19 E Gesù gli disse: Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, salvo uno solo, cioè Iddio.

20 Tu sai i comandamenti: Non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dir falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre.

21 Ed egli rispose: Tutte queste cose io le ho osservate fin dalla mia giovinezza.

22 E Gesù, udito questo, gli disse: Una cosa ti manca ancora; vendi tutto ciò che hai, e distribuiscilo ai poveri, e tu avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguitami.

23 Ma egli, udite queste cose, ne fu grandemente attristato, perché era molto ricco.

24 E Gesù, vedendolo a quel modo, disse: Quanto malagevolmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!

25 Poiché è più facile a un cammello passare per la cruna d’un ago, che ad un ricco entrare nel regno di Dio.

26 E quelli che udiron questo dissero: Chi dunque può esser salvato?

27 Ma egli rispose: Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio.

28 E Pietro disse: Ecco, noi abbiam lasciato le nostre case, e t’abbiam seguitato.

29 Ed egli disse loro: Io vi dico in verità che non v’è alcuno che abbia lasciato casa, o moglie, o fratelli, o genitori, o figliuoli per amor del regno di Dio,

30 il quale non ne riceva molte volte tanto in questo tempo, e nel secolo avvenire la vita eterna.

31 Poi, presi seco i dodici, disse loro: Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e saranno adempiute rispetto al Figliuol dell’uomo tutte le cose scritte dai profeti;

32 poiché egli sarà dato in man de’ Gentili, e sarà schernito ed oltraggiato e gli sputeranno addosso;

33 e dopo averlo flagellato, l’uccideranno; ma il terzo giorno risusciterà.

34 Ed essi non capirono nulla di queste cose; quel parlare era per loro oscuro, e non intendevano le cose dette loro.

35 Or avvenne che com’egli si avvicinava a Gerico, un certo cieco sedeva presso la strada, mendicando;

36 e, udendo la folla che passava, domandò che cosa fosse.

37 E gli fecero sapere che passava Gesù il Nazareno.

38 Allora egli gridò: Gesù figliuol di Davide, abbi pietà di me!

39 E quelli che precedevano lo sgridavano perché tacesse; ma lui gridava più forte: Figliuol di Davide, abbi pietà di me!

40 E Gesù, fermatosi, comandò che gli fosse menato; e quando gli fu vicino, gli domandò:

41 Che vuoi tu ch’io ti faccia? Ed egli disse: Signore, ch’io ricuperi la vista.

42 E Gesù gli disse: Ricupera la vista; la tua fede t’ha salvato.

43 E in quell’istante ricuperò la vista, e lo seguiva glorificando Iddio; e tutto il popolo, veduto ciò, diede lode a Dio.

Luca 19:1-27

1 E Gesù, essendo entrato in Gerico, attraversava la città.

2 Ed ecco, un uomo, chiamato per nome Zaccheo, il quale era capo dei pubblicani ed era ricco,

3 cercava di veder chi era Gesù, ma non poteva a motivo della folla, perché era piccolo di statura.

4 Allora corse innanzi, e montò sopra un sicomoro, per vederlo, perch’egli avea da passar per quella via.

5 E come Gesù fu giunto in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: Zaccheo, scendi presto, perché oggi debbo albergare in casa tua.

6 Ed egli s’affrettò a scendere e lo accolse con allegrezza.

7 E veduto ciò, tutti mormoravano, dicendo: E’ andato ad albergare da un peccatore!

8 Ma Zaccheo, presentatosi al Signore, gli disse: Ecco, Signore, la metà de’ miei beni la do ai poveri; e se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo.

9 E Gesù gli disse: Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figliuolo d’Abramo:

10 poiché il Figliuol dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perito.

11 Or com’essi ascoltavano queste cose, Gesù aggiunse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio stesse per esser manifestato immediatamente.

12 Disse dunque: Un uomo nobile se n’andò in un paese lontano per ricevere l’investitura d’un regno e poi tornare.

13 E chiamati a sé dieci suoi servitori, diede loro dieci mine, e disse loro: Trafficate finch’io venga.

14 Ma i suoi concittadini l’odiavano, e gli mandaron dietro un’ambasciata per dire: Non vogliamo che costui regni su noi.

15 Ed avvenne, quand’e’ fu tornato, dopo aver ricevuto l’investitura del regno, ch’egli fece venire quei servitori ai quali avea dato il danaro, per sapere quanto ognuno avesse guadagnato, trafficando.

16 Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ne ha fruttate altre dieci.

17 Ed egli gli disse: Va bene, buon servitore; poiché sei stato fedele in cosa minima, abbi podestà su dieci città.

18 Poi venne il secondo, dicendo: La tua mina, signore, ha fruttato cinque mine.

19 Ed egli disse anche a questo: E tu sii sopra cinque città.

20 Poi ne venne un altro che disse: Signore, ecco la tua mina che ho tenuta riposta in un fazzoletto,

21 perché ho avuto paura di te che sei uomo duro; tu prendi quel che non hai messo, e mieti quel che non hai seminato.

22 E il padrone a lui: Dalle tue parole ti giudicherò, servo malvagio! Tu sapevi ch’io sono un uomo duro, che prendo quel che non ho messo e mieto quel che non ho seminato;

23 e perché non hai messo il mio danaro alla banca, ed io, al mio ritorno, l’avrei riscosso con l’interesse?

24 Poi disse a coloro ch’eran presenti: Toglietegli la mina, e date la a colui che ha le dieci mine.

25 Essi gli dissero: Signore, egli ha dieci mine.

26 Io vi dico che a chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.

27 Quanto poi a quei miei nemici che non volevano che io regnassi su loro, menateli qua e scannateli in mia presenza.