Passo 77

Studio

     

Giudici 10

1 Or dopo Abimelec sorse, per liberare Israele, Thola, figliuolo di Puah, figliuolo di Dodo, uomo d’Issacar. Dimorava a Samir, nella contrada montuosa di Efraim;

2 fu giudice d’Israele per ventitre anni; poi morì e fu sepolto a Samir.

3 Dopo di lui sorse Jair, il Galaadita, che fu giudice d’Israele per ventidue anni;

4 ebbe trenta figliuoli che cavalcavano trenta asinelli e aveano trenta città, che si chiamano anche oggi i borghi di Jair, e sono nel paese di Galaad.

5 Poi Jair morì e fu sepolto a Kamon.

6 E i figliuoli d’Israele continuarono a fare ciò ch’è male agli occhi dell’Eterno e servirono agl’idoli di Baal e di Astarte, agli dèi della Siria, agli dèi di Sidon, agli dèi di Moab, agli dèi de’ figliuoli di Ammon e agli dèi de’ Filistei; abbandonaron l’Eterno e non gli serviron più.

7 L’ira dell’Eterno s’accese contro Israele, ed egli li diede nelle mani de’ Filistei e nelle mani de’ figliuoli di Ammon.

8 E in quell’anno, questi angariarono ed oppressero i figliuoli d’Israele; per diciotto anni oppressero tutti i figliuoli d’Israele ch’erano di là dal Giordano, nel paese degli Amorei in Galaad.

9 E i figliuoli di Ammon passarono il Giordano per combattere anche contro Giuda, contro Beniamino e contro la casa d’Efraim; e Israele fu in grande angustia.

10 Allora i figliuoli d’Israele gridarono all’Eterno, dicendo: "Abbiam peccato contro di te, perché abbiamo abbandonato il nostro Dio, e abbiam servito agl’idoli Baal".

11 E l’Eterno disse ai figliuoli d’Israele: "Non vi ho io liberati dagli Egiziani, dagli Amorei, dai figliuoli di Ammon e dai Filistei?

12 Quando i Sidonii, gli Amalekiti e i Maoniti vi opprimevano e voi gridaste a me, non vi liberai io dalle loro mani?

13 Eppure, m’avete abbandonato e avete servito ad altri dèi; perciò io non vi libererò più.

14 Andate a gridare agli dèi che avete scelto; vi salvino essi nel tempo della vostra angoscia!"

15 E i figliuoli d’Israele dissero all’Eterno: "Abbiamo peccato; facci tutto quello che a te piace; soltanto, te ne preghiamo, liberaci oggi!"

16 Allora tolsero di mezzo a loro gli dèi stranieri e servirono all’Eterno, che si accorò per l’afflizione d’Israele.

17 I figliuoli di Ammon s’adunarono e si accamparono in Galaad, e i figliuoli d’Israele s’adunaron pure, e si accamparono a Mitspa.

18 Il popolo, i principi di Galaad, si dissero l’uno all’altro: "Chi sarà l’uomo che comincerà l’attacco contro i figliuoli di Ammon? Quegli sarà il capo di tutti gli abitanti di Galaad".

Giudici 11

1 Or Jefte, il Galaadita, era un uomo forte e valoroso, figliuolo di una meretrice, e avea Galaad per padre.

2 La moglie di Galaad gli avea dato de’ figliuoli; e quando questi figliuoli della moglie furono grandi, cacciarono Jefte e gli dissero: "Tu non avrai eredità in casa di nostro padre, perché sei figliuolo d’un’altra donna".

3 E Jefte se ne fuggì lungi dai suoi fratelli e si stabilì nel paese di Tob. Degli uomini da nulla si raccolsero attorno a Jefte, e facevano delle incursioni con lui.

4 Qualche tempo dopo avvenne che i figliuoli di Ammon mossero guerra a Israele.

5 E come i figliuoli di Ammon movean guerra a Israele, gli anziani di Galaad andarono a cercare Jefte nel paese di Tob.

6 E dissero a Jefte: "Vieni, sii nostro capitano, e combatteremo contro i figliuoli di Ammon".

7 Ma Jefte rispose agli anziani di Galaad: "Non m’avete voi odiato e cacciato dalla casa di mio padre? Perché venite da me ora che siete nell’angustia?"

8 E gli anziani di Galaad dissero a Jefte: "Appunto per questo torniamo ora da te, onde tu venga con noi e combatta contro i figliuoli di Ammon e tu sia capo di noi tutti abitanti di Galaad".

9 Jefte rispose agli anziani di Galaad: "Se mi riconducete da voi per combattere contro i figliuoli di Ammon, e l’Eterno li in mio potere, io sarò vostro capo".

10 E gli anziani di Galaad dissero a Jefte: "L’Eterno sia testimone fra noi, e ci punisca se non facciamo quello che hai detto".

11 Jefte dunque andò con gli anziani di Galaad; il popolo lo costituì suo capo e condottiero, e Jefte ripeté davanti all’Eterno, a Mitspa, tutte le parole che avea dette prima.

12 Poi Jefte inviò de’ messi al re de’ figliuoli di Ammon per dirgli: "Che questione c’è fra me e te che tu venga contro di me per far guerra al mio paese?"

13 E il re de’ figliuoli di Ammon rispose ai messi di Jefte: "Mi son mosso perché, quando Israele salì dall’Egitto, s’impadronì del mio paese, dall’Arnon fino allo Jabbok e al Giordano; rendimelo all’amichevole".

14 Jefte inviò di nuovo de’ messi al re de’ figliuoli di Ammon per dirgli:

15 "Così dice Jefte: Israele non s’impadronì del paese di Moab, né del paese de’ figliuoli di Ammon;

16 ma, quando Israele salì dall’Egitto e attraversò il deserto fino al mar Rosso e giunse a Kades,

17 inviò de’ messi al re di Edom per dirgli: Ti prego, lasciami passare per il tuo paese; ma il re di Edom non acconsentì. Mandò anche al re di Moab, il quale pure rifiutò; e Israele rimase a Kades.

18 Poi camminò per il deserto, fece il giro del paese di Edom e del paese di Moab, giunse a oriente del paese di Moab, e si accampò di là dall’Arnon, senza entrare nel territorio di Moab; perché l’Arnon segna il confine di Moab.

19 E Israele inviò de’ messi a Sihon, re degli Amorei, re di Heshbon, e gli fe’ dire: Ti preghiamo lasciaci passare dal tuo paese, per arrivare al nostro.

20 Ma Sihon non si fidò d’Israele per permettergli di passare per il suo territorio; anzi Sihon radunò tutta la sua gente, s’accampò a Jahats, e combatté contro Israele.

21 E l’Eterno, l’Iddio d’Israele, diede Sihon e tutta la sua gente nelle mani d’Israele, che li sconfisse; così Israele conquistò tutto il paese degli Amorei, che abitavano quella contrada;

22 conquistò tutto il territorio degli Amorei, dall’Arnon allo Jabbok e dal deserto al Giordano.

23 E ora che l’Eterno, l’Iddio d’Israele, ha cacciato gli Amorei d’innanzi a Israele, ch’è il suo popolo, dovresti tu possedere il loro paese?

24 Non possiedi tu quello che Kemosh, il tuo dio, t’ha fatto possedere? Così anche noi possederemo il paese di quelli che l’Eterno ha cacciati d’innanzi a noi.

25 Sei tu forse da più di Balak, figliuolo di Tsippor, re di Moab? Mosse egli querela ad Israele, o gli fece egli guerra?

26 Son trecent’anni che Israele abita ad Heshbon e nelle città del suo territorio, ad Aroer e nelle città del suo territorio, e in tutte le città lungo l’Arnon; perché non gliele avete tolte durante questo tempo?

27 E io non t’ho offeso, e tu agisci male verso di me, movendomi guerra. L’Eterno, il giudice, giudichi oggi tra i figliuoli d’Israele e i figliuoli di Ammon!"

28 Ma il re de’ figliuoli di Ammon non diede ascolto alle parole che Jefte gli avea fatto dire.

29 Allora lo spirito dell’Eterno venne su Jefte, che attraversò Galaad e Manasse, passò a Mitspa di Galaad, e da Mitspa di Galaad mosse contro i figliuoli di Ammon.

30 E Jefte fece un voto all’Eterno, e disse: "Se tu mi dài nelle mani i figliuoli di Ammon,

31 la persona che uscirà dalle porte di casa mia per venirmi incontro quando tornerò vittorioso dai figliuoli di Ammon, sarà dell’Eterno, e io l’offrirò in olocausto".

32 E Jefte marciò contro i figliuoli di Ammon per far loro guerra, e l’Eterno glieli diede nelle mani.

33 E egli inflisse loro una grandissima sconfitta, da Aroer fin verso Minnith, prendendo loro venti città, e fino ad Abel-Keramim. Così i figliuoli di Ammon furono umiliati dinanzi ai figliuoli d’Israele.

34 Or Jefte se ne tornò a Mitspa, a casa sua; ed ecco uscirgli incontro la sua figliuola, con timpani e danze. Era l’unica sua figlia: non aveva altri figliuoli né altre figliuole.

35 E, come la vide, si stracciò le vesti, e disse: "Ah, figlia mia! tu mi accasci, tu mi accasci; tu sei fra quelli che mi conturbano! poiché io ho dato parola all’Eterno, e non posso ritrarmene".

36 Ella gli disse: "Padre mio, se hai dato parola all’Eterno, fa’ di me secondo quel che hai proferito, giacché l’Eterno t’ha dato di far vendetta de’ figliuoli di Ammon, tuoi nemici".

37 Poi disse a suo padre: "Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, ond’io vada e scenda per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne".

38 Egli le rispose: "Va’!" e la lasciò andare per due mesi. Ed ella se ne andò con le sue compagne, e pianse sui monti la sua verginità.

39 Alla fine dei due mesi, ella tornò da suo padre; ed egli fece di lei quello che avea promesso con voto. Ella non avea conosciuto uomo. Di qui venne in Israele

40 l’usanza che le figliuole d’Israele vanno tutti gli anni a celebrar la figliuola di Jefte, il Galaadita, per quattro giorni.

Giudici 12

1 Or gli uomini di Efraim si radunarono, passarono a Tsafon, e dissero a Jefte: "Perché sei andato a combattere contro i figliuoli di Ammon e non ci hai chiamati ad andar teco? Noi bruceremo la tua casa e te con essa".

2 Jefte rispose loro: "Io e il mio popolo abbiamo avuto gran contesa coi figliuoli di Ammon; e quando v’ho chiamati in aiuto, non mi avete liberato dalle loro mani.

3 E vedendo che voi non venivate in mio soccorso, ho posto a repentaglio la mia vita, ho marciato contro i figliuoli di Ammon, e l’Eterno me li ha dati nelle mani. Perché dunque siete saliti oggi contro di me per muovermi guerra?"

4 Poi Jefte, radunati tutti gli uomini di Galaad, diè battaglia ad Efraim; e gli uomini di Galaad sconfissero gli Efraimiti, perché questi dicevano: "Voi, Galaaditi, siete de’ fuggiaschi d’Efraim, in mezzo ad Efraim e in mezzo a Manasse!"

5 E i Galaaditi intercettarono i guadi del Giordano agli Efraimiti; e quando uno de’ fuggiaschi d’Efraim diceva: "Lasciatemi passare", gli uomini di Galaad gli chiedevano: "Sei tu un Efraimita?" Se quello rispondeva: "No", i Galaaditi gli dicevano:

6 "Ebbene, di’ Scibboleth"; e quello diceva "Sibboleth", senza fare attenzione a pronunziar bene; allora lo pigliavano e lo scannavano presso i guadi del Giordano. E perirono in quel tempo quarantaduemila uomini d’Efraim.

7 Jefte fu giudice d’Israele per sei anni. Poi Jefte, il Galaadita, morì e fu sepolto in una delle città di Galaad.

8 Dopo di lui fu giudice d’Israele Ibtsan di Bethlehem,

9 che ebbe trenta figliuoli, maritò fuori trenta figliuole, condusse di fuori trenta fanciulle per i suoi figliuoli. Fu giudice d’Israele per sette anni.

10 Poi Ibtsan morì e fu sepolto a Bethlehem.

11 Dopo di lui fu giudice d’Israele Elon, lo Zabulonita; fu giudice d’Israele per dieci anni.

12 Poi Elon, lo Zabulonita, morì e fu sepolto ad Aialon, nel paese di Zabulon.

13 Dopo di lui fu giudice d’Israele Abdon, figliuolo di Hillel, il Pirathonita.

14 Ebbe quaranta figliuoli e trenta nipoti, i quali cavalcavano settanta asinelli. Fu giudice d’Israele per otto anni.

15 Poi Abdon, figliuolo di Hillel, il Pirathonita, morì e fu sepolto a Pirathon, nel paese di Efraim, sul monte Amalek.

Giudici 13

1 E i figliuoli d’Israele continuarono a fare quel ch’era male agli occhi dell’Eterno, e l’Eterno li diede nelle mani de’ Filistei per quarant’anni.

2 Or v’era un uomo di Tsorea, della famiglia dei Daniti, per nome Manoah; sua moglie era sterile e non avea figliuoli.

3 E l’angelo dell’Eterno apparve a questa donna, e le disse: "Ecco, tu sei sterile e non hai figliuoli; ma concepirai e partorirai un figliuolo.

4 Or dunque, guardati bene dal bere vino o bevanda alcoolica, e dal mangiare alcun che d’impuro.

5 Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figliuolo, sulla testa del quale non passerà rasoio, giacché il fanciullo sarà un Nazireo consacrato a Dio dal seno di sua madre, e sarà lui che comincerà a liberare Israele dalle mani de’ Filistei".

6 E la donna andò a dire a suo marito: "Un uomo di Dio è venuto da me; avea il sembiante d’un angelo di Dio: un sembiante terribile fuor di modo. Io non gli ho domandato donde fosse, ed egli non m’ha detto il suo nome;

7 ma mi ha detto: Ecco, tu concepirai e partorirai un figliuolo; or dunque non bere vinobevanda alcoolica, e non mangiare alcun che d’impuro, giacché il fanciullo sarà un Nazireo, consacrato a Dio dal seno di sua madre e fino al giorno della sua morte".

8 Allora Manoah supplicò l’Eterno, e disse: "O Signore, ti prego che l’uomo di Dio mandato da te torni di nuovo a noi e c’insegni quello che dobbiam fare per il bambino che nascerà".

9 E Dio esaudì la preghiera di Manoah; e l’angelo di Dio tornò ancora dalla donna, che stava sedendo nel campo; ma Manoah, suo marito, non era con lei.

10 La donna corse in fretta a informar suo marito del fatto, e gli disse: "Ecco, quell’uomo che venne da me l’altro giorno, m’è apparito".

11 Manoah s’alzò, andò dietro a sua moglie, e giunto a quell’uomo, gli disse: "Sei tu che parlasti a questa donna?" E quegli rispose: "Son io".

12 E Manoah: "Quando la tua parola si sarà verificata, qual norma s’avrà da seguire per il bambino? e che si dovrà fare per lui?"

13 L’angelo dell’Eterno rispose a Manoah: "Si astenga la donna da tutto quello che le ho detto.

14 Non mangi di alcun prodotto della vigna, né beva vino o bevanda alcoolica, e non mangi alcun che d’impuro; osservi tutto quello che le ho comandato".

15 E Manoah disse all’angelo dell’Eterno: "Deh, permettici di trattenerti, e di prepararti un capretto!"

16 E l’angelo dell’Eterno rispose a Manoah: "Anche se tu mi trattenessi, non mangerei del tuo cibo; ma, se vuoi fare un olocausto, offrilo all’Eterno". Or Manoah non sapeva che quello fosse l’angelo dell’Eterno.

17 Poi Manoah disse all’angelo dell’Eterno: "Qual è il tuo nome, affinché, adempiute che siano le tue parole, noi ti rendiamo onore?"

18 E l’angelo dell’Eterno gli rispose: "Perché mi chiedi il mio nome? esso è maraviglioso".

19 E Manoah prese il capretto e l’oblazione e li offrì all’Eterno sul sasso. Allora avvenne una cosa prodigiosa, mentre Manoah e sua moglie stavano guardando:

20 come la fiamma saliva dall’altare al cielo, l’angelo dell’Eterno salì con la fiamma dell’altare. E Manoah e sua moglie, vedendo questo, caddero con la faccia a terra.

21 E l’angelo dell’Eterno non apparve più né a Manoah né a sua moglie. Allora Manoah riconobbe che quello era l’angelo dell’Eterno.

22 E Manoah disse a sua moglie: "Noi morremo sicuramente, perché abbiam veduto Dio".

23 Ma sua moglie gli disse: "Se l’Eterno avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l’olocausto e l’oblazione; non ci avrebbe fatto vedere tutte queste cose, e non ci avrebbe fatto udire proprio ora delle cose come queste".

24 Poi la donna partorì un figliuolo, a cui pose nome Sansone. Il bambino crebbe, e l’Eterno lo benedisse.

25 E lo spirito dell’Eterno cominciò ad agitarlo quand’esso era a Mahaneh-Dan, fra Tsorea ed Eshtaol.