Divina Provvidenza #236

By Emanuel Swedenborg

Studere hoc loco

  
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236. A questo punto è opportuno enumerare alcuni esempi di concessione, che tuttavia sono conformi alle leggi della Divina Provvidenza; esempi di concessione di cui i materialisti si servono per affermare la natura contro Dio, e la prudenza umana contro la Divina Provvidenza. Così quando un materialista legge la Parola, vede che i più saggi fra gli uomini, Adamo e la sua consorte, si sono lasciati sedurre dal serpente, e che Dio con la sua Divina Provvidenza non l'ha impedito (Genesi 3:15); che il loro primo figlio, Caino,

uccise il fratello Abele, e che Dio, parlando con lui, non lo distolse da tale crimine, ma si limitò a maledirlo dopo il fatto (Genesi 4:116); che la nazione israelita nel deserto adorò un vitello d'oro, e lo riconobbe per il Dio che l'aveva condotta fuori dalla terra d'Egitto, mentre Jehovah vedeva tutto ciò dal Monte Sinai, là vicino, e non lo impedì (Es. 32:16); inoltre, che Davide fece censire il popolo, e che per questo motivo fu mandata una peste e morirono molte migliaia di uomini, e che Dio, non prima ma dopo il fatto, inviò il profeta Gad per annunziargli il castigo (2 Samuele 24:1025); che fu permesso a Salomone di instaurare culti idolatrici, e a molti re dopo di lui di profanare il tempio e le cose sante della chiesa; infine, che fu permesso agli ebrei di crocifiggere il Signore. In questi e in molti altri passi della Parola, colui che riconosce solo la natura e la prudenza umana non vede che cose contrarie alla Divina Provvidenza, e può servirsene come argomenti per negarla, se non nel suo pensiero esteriore, che è il più vicino al linguaggio, almeno nel suo pensiero interiore, che è lontano dal linguaggio.

  
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