Divina Provvidenza #237

Од страна на Емануел Сведенборг

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237. Ogni adoratore di se stesso e della natura si sente giustificato nella sua negazione della Divina Provvidenza quando vede nel mondo tanti uomini empi e tante loro empietà, e gli onori che alcuni di loro ne ricavano, senza che Dio li punisca in alcun modo. E si conferma ancor di più contro la Divina Provvidenza, quando vede andare a buon esito le macchinazioni, le astuzie e le frodi, anche contro gli uomini pii, giusti e sinceri; e quando vede l'ingiustizia che trionfa sulla giustizia nei giudizi legali e negli affari. Egli si convince principalmente quando vede gli empi ottenere onori, potere e ricchezza, sia nel governo che nella chiesa, mentre chi venera Dio vive nel disprezzo e nella povertà. Si conferma ancora contro la Divina Provvidenza quando pensa che sono permesse le guerre, che portano con sé l'uccisione di tanti uomini, il saccheggio di tante città, nazioni e famiglie; e che la vittoria sta molte volte dalla parte della prudenza, e non sempre dalla parte della giustizia, senza che abbia la minima importanza il fatto che il comandante delle armate vittoriose sia o meno un uomo probo. E così via, con altre cose del genere che tutte sono concessioni secondo le leggi della Divina Provvidenza.

  
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