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Poiché il regno de’ cieli è simile a un padron di casa, il quale, in sul far del giorno, uscì a prender ad opra de’ lavoratori per la sua vigna.
2
E avendo convenuto coi lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.
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Ed uscito verso l’ora terza, ne vide degli altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati,
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e disse loro: Andate anche voi nella vigna, e vi darò quel che sarà giusto. Ed essi andarono.
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Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso.
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Ed uscito verso l’undicesima, ne trovò degli altri in piazza e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi?
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Essi gli dissero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Egli disse loro: Andate anche voi nella vigna.
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Poi, fattosi sera, il padron della vigna disse al suo fattore: Chiama i lavoratori e paga loro la mercede, cominciando dagli ultimi fino ai primi.
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Allora, venuti quei dell’undicesima ora, ricevettero un denaro per uno.
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E venuti i primi, pensavano di ricever di più; ma ricevettero anch’essi un denaro per uno.
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E ricevutolo, mormoravano contro al padron di casa, dicendo:
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Questi ultimi non han fatto che un’ora e tu li hai fatti pari a noi che abbiamo portato il peso della giornata e il caldo.
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Ma egli, rispondendo a un di loro, disse: Amico, io non ti fo alcun torto; non convenisti meco per un denaro?
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Prendi il tuo, e vattene; ma io voglio dare a quest’ultimo quanto a te.
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Non m’è lecito far del mio ciò che voglio? o vedi tu di mal occhio ch’io sia buono?
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Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi.