Passo 134

Studio

     

Ezra 1

1 Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinché s’adempisse la parola dell’Eterno pronunziata per bocca di Geremia, l’Eterno destò lo spirito di Ciro, re di Persia, il quale, a voce e per iscritto, fece pubblicare per tutto il suo regno quest’editto:

2 "Così dice Ciro, re di Persia: L’Eterno, l’Iddio de’ cieli, m’ha dato tutti i regni della terra, ed egli m’ha comandato di edificargli una casa a Gerusalemme, ch’è in Giuda.

3 Chiunque tra voi è del suo popolo, sia il suo Dio con lui, e salga a Gerusalemme, ch’è in Giuda, ed edifichi la casa dell’Eterno, dell’Iddio d’Israele, dell’Iddio ch’è a Gerusalemme.

4 Tutti quelli che rimangono ancora del popolo dell’Eterno, in qualunque luogo dimorino, la gente del luogo li assista con argento, con oro, con doni in natura, bestiame, aggiungendovi offerte volontarie per la casa dell’Iddio ch’è a Gerusalemme".

5 Allora i capi famiglia di Giuda e di Beniamino, i sacerdoti e i Leviti, tutti quelli ai quali Iddio avea destato lo spirito, si levarono per andare a ricostruire la casa dell’Eterno ch’è a Gerusalemme.

6 E tutti i loro vicini d’ogn’intorno li fornirono d’oggetti d’argento, d’oro, di doni in natura, di bestiame, di cose preziose, oltre a tutte le offerte volontarie.

7 Il re Ciro trasse fuori gli utensili della casa dell’Eterno che Nebucadnetsar avea portati via da Gerusalemme e posti nella casa del suo dio.

8 Ciro, re di Persia, li fece ritirare per mezzo di Mithredath, il tesoriere, che li consegnò a Sceshbatsar, principe di Giuda.

9 Eccone il numero: trenta bacini d’oro, mille bacini d’argento, ventinove coltelli,

10 trenta coppe d’oro, quattrocentodieci coppe d’argento di second’ordine, mille altri utensili.

11 Tutti gli oggetti d’oro e d’argento erano in numero di cinquemila quattrocento. Sceshbatsar li riportò tutti, quando gli esuli furon ricondotti da Babilonia a Gerusalemme.

Ezra 2

1 Questi son gli uomini della provincia che tornarono dalla cattività, quelli che Nebucadnetsar, re di Babilonia, avea menati schiavi a Babilonia, e che tornarono a Gerusalemme e in Giuda, ognuno nella sua città.

2 Essi vennero con Zorobabel, Jeshua, Nehemia, Seraia, Reelaia, Mardocheo, Bilshan, Mispar, Bigvai, Rehum, Baana. Numero degli uomini del popolo d’Israele.

3 Figliuoli di Parosh, duemila centosettantadue.

4 Figliuoli di Scefatia, trecento settantantadue.

5 Figliuoli di Arah, settecento settantacinque.

6 Figliuoli di Pahath-Moab, discendenti di Jeshua e di Joab, duemila ottocentododici.

7 Figliuoli di Elam, milleduecento cinquantaquattro.

8 Figliuoli di Zattu, novecento quarantacinque.

9 Figliuoli di Zaccai, settecentosessanta.

10 Figliuoli di Bani, seicento quarantadue.

11 Figliuoli di Bebai, seicentoventitre.

12 Figliuoli di Azgad, mille duecentoventidue.

13 Figliuoli di Adonikam, seicentosessantasei.

14 Figliuoli di Bigvai, duemilacinquantasei.

15 Figliuoli di Adin, quattrocento cinquantaquattro.

16 Figliuoli di Ater, della famiglia di Ezechia, novantotto.

17 Figliuoli di Betsai, trecentoventitre.

18 Figliuoli di Jorah, centododici.

19 Figliuoli di Hashum, duecentoventitre.

20 Figliuoli di Ghibbar, novantacinque.

21 Figliuoli di Bethlehem, centoventitre.

22 Gli uomini di Netofa, cinquantasei.

23 Gli uomini di Anatoth, centoventotto.

24 Gli uomini di Azmaveth, quarantadue.

25 Gli uomini di Kiriath-Arim, di Kefira e di Beeroth, settecentoquarantatre.

26 Gli uomini di Rama e di Gheba, seicentoventuno.

27 Gli uomini di Micmas, centoventidue.

28 Gli uomini di Bethel e d’Ai, duecentoventitre.

29 I figliuoli di Nebo, cinquantadue.

30 I figliuoli di Magbish, centocinquantasei.

31 I figliuoli d’un altro Elam, milleduecento cinquantaquattro.

32 I figliuoli di Harim, trecentoventi.

33 I figliuoli di Lod, di Hadid e d’Ono, settecento venticinque.

34 I figliuoli di Gerico, trecento quarantacinque.

35 I figliuoli di Senea, tremila seicentotrenta.

36 Sacerdoti: figliuoli di Jedaia, della casa di Jeshua, novecento settantatre.

37 Figliuoli d’Immer, mille cinquantadue.

38 Figliuoli di Pashur, milleduecento quarantasette.

39 Figliuoli di Harim, millediciassette.

40 Leviti: figliuoli di Jeshua e di Kadmiel, discendenti di Hodavia, settantaquattro.

41 Cantori: figliuoli di Asaf, centoventotto.

42 Figliuoli de’ portinai: figliuoli di Shallum, figliuoli di Ater, figliuoli di Talmon, figliuoli di Akkub, figliuoli di Hatita, figliuoli di Shobai, in tutto, centotrentanove.

43 Nethinei: i figliuoli di Tsiha, i figliuoli di Hasufa, i figliuoli di Tabbaoth,

44 i figliuoli di Keros, i figliuoli di Siaha, i figliuoli di Padon,

45 i figliuoli di Lebana, i figliuoli di Hagaba, i figliuoli di Akkub,

46 i figliuoli di Hagab, i figliuoli di Samlai, i figliuoli di Hanan,

47 i figliuoli di Ghiddel, i figliuoli di Gahar, i figliuoli di Reaia,

48 i figliuoli di Retsin, i figliuoli di Nekoda, i figliuoli di Gazzam,

49 i figliuoli di Uzza, i figliuoli di Paseah, i figliuoli di Besai,

50 i figliuoli d’Asna, i figliuoli di Mehunim, i figliuoli di Nefusim,

51 i figliuoli di Bakbuk, i figliuoli di Hakufa, i figliuoli di Harhur,

52 i figliuoli di Batsluth, i figliuoli di Mehida, i figliuoli di Harsha, i figliuoli di Barkos,

53 i figliuoli di Sisera, i figliuoli di Thamah,

54 i figliuoli di Netsiah, i figliuoli di Hatifa.

55 Figliuoli dei servi di Salomone: i figliuoli di Sotai, i figliuoli di Soferet, i figliuoli di Peruda, i figliuoli di Jaala,

56 i figliuoli di Darkon, i figliuoli di Ghiddel,

57 i figliuoli di Scefatia, i figliuoli di Hattil, i figliuoli di Pokereth-Hatsebaim, i figliuoli d’Ami.

58 Tutti i Nethinei e i figliuoli de’ servi di Salomone ammontarono a trecentonovantadue.

59 Ed ecco quelli che tornarono da Tel-Melah, da Tel-Harsha, da Kerub-Addan, da Immer, e che non poterono indicare la loro casa patriarcale e la loro discendenza per provare ch’erano d’Israele:

60 i figliuoli di Delaia, i figliuoli di Tobia, i figliuoli di Nekoda, in tutto, seicento cinquantadue.

61 E di tra i figliuoli de’ sacerdoti: i figliuoli di Habaia, i figliuoli di Hakkots, i figliuoli di Barzillai, che avea preso per moglie una delle figliuole di Barzillai, il Galaadita, e fu chiamato col nome loro.

62 Questi cercarono i loro titoli genealogici, ma non li trovarono; furon quindi esclusi, come impuri, dal sacerdozio;

63 e il governatore disse loro di non mangiare cose santissime finché non si presentasse un sacerdote per consultar Dio con l’Urim e il Thummim.

64 La raunanza, tutt’assieme, noverava quarantaduemila trecentosessanta persone,

65 senza contare i loro servi e le loro serve, che ammontavano a settemila trecento trentasette. Avean pure duecento cantori e cantatrici.

66 Aveano settecento trentasei cavalli, duecento quarantacinque muli,

67 quattrocento trentacinque cammelli e seimilasettecento venti asini.

68 Alcuni dei capi famiglia, come furon giunti alla casa dell’Eterno ch’è a Gerusalemme, offriron dei doni volontari per la casa di Dio, per rimetterla in piè sul luogo di prima.

69 Dettero al tesoro dell’opera, secondo i loro mezzi, sessantunmila dariche d’oro, cinquemila mine d’argento e cento vesti sacerdotali.

70 I sacerdoti, i Leviti, la gente del popolo, i cantori, i portinai, i Nethinei, si stabiliron nelle loro città; e tutti gl’Israeliti, nelle città rispettive.

Ezra 3

1 Or come fu giunto il settimo mese, e i figliuoli d’Israele si furono stabiliti nelle loro città, il popolo si adunò come un sol uomo a Gerusalemme.

2 Allora Jeshua, figliuolo di Jotsadak, coi suoi fratelli sacerdoti, e Zorobabel, figliuolo di Scealtiel, coi suoi fratelli, si levarono e costruirono l’altare dell’Iddio d’Israele, per offrirvi sopra degli olocausti, com’è scritto nella legge di Mosè, uomo di Dio.

3 Ristabilirono l’altare sulle sue basi, benché avessero paura a motivo dei popoli delle terre vicine, e vi offriron sopra olocausti all’Eterno: gli olocausti del mattino e della sera.

4 E celebrarono la festa delle Capanne, nel modo ch’è scritto, e offersero giorno per giorno olocausti secondo il numero prescritto per ciascun giorno;

5 poi offersero l’olocausto perpetuo, gli olocausti dei noviluni e di tutte le solennità sacre all’Eterno, e quelli di chiunque faceva qualche offerta volontaria all’Eterno.

6 Dal primo giorno del settimo mese cominciarono a offrire olocausti all’Eterno; ma le fondamenta del tempio dell’Eterno non erano ancora state gettate.

7 E diedero del danaro agli scalpellini ed ai legnaiuoli, e de’ viveri e delle bevande e dell’olio ai Sidoni e ai Tiri perché portassero per mare sino a Jafo del legname di cedro del Libano, secondo la concessione che Ciro, re di Persia, avea loro fatta.

8 Il secondo anno del loro arrivo alla casa di Dio a Gerusalemme, il secondo mese, Zorobabel, figliuolo di Scealtiel, Jeshua, figliuolo di Jotsadak, con gli altri loro fratelli sacerdoti e Leviti, e tutti quelli ch’eran tornati dalla cattività a Gerusalemme, si misero all’opra; e incaricarono i Leviti dai vent’anni in su di dirigere i lavori della casa dell’Eterno.

9 E Jeshua, coi suoi figliuoli, e i suoi fratelli, Kadmiel coi suoi figliuoli, figliuoli di Giuda, si presentarono come un sol uomo per dirigere quelli che lavoravano alla casa di Dio; lo stesso fecero i figliuoli di Henadad coi loro figliuoli e coi loro fratelli Leviti.

10 E quando i costruttori gettaron le fondamenta del tempio dell’Eterno, vi si fecero assistere i sacerdoti vestiti de’ loro paramenti, con delle trombe, e i Leviti, figliuoli d’Asaf, con de’ cembali, per lodare l’Eterno, secondo le direzioni date da Davide, re d’Israele.

11 Ed essi cantavano rispondendosi a vicenda, celebrando e lodando l’Eterno, "perch’egli è buono, perché la sua benignità verso Israele dura in perpetuo". E tutto il popolo mandava alti gridi di gioia, lodando l’Eterno, perché s’eran gettate le fondamenta della casa dell’Eterno.

12 E molti sacerdoti, Leviti e capi famiglia anziani che avean veduta la prima casa, piangevano ad alta voce mentre si gettavano le fondamenta della nuova casa. Molti altri invece alzavan le loro voci, gridando per allegrezza;

13 in guisa che non si potea discernere il rumore delle grida d’allegrezza da quello del pianto del popolo; perché il popolo mandava di gran gridi, e il rumore se n’udiva di lontano.