Passo 135

Studio

     

Ezra 4

1 Or i nemici di Giuda e di Beniamino, avendo saputo che quelli ch’erano stati in cattività edificavano un tempio all’Eterno, all’Iddio d’Israele,

2 s’avvicinarono a Zorobabel ed ai capi famiglia, e dissero loro: "Noi edificheremo con voi, giacché, come voi, noi cerchiamo il vostro Dio, e gli offriamo de’ sacrifizi dal tempo di Esar-Haddon, re d’Assiria, che ci fece salir qui".

3 Ma Zorobabel, Jeshua, e gli altri capi famiglia d’Israele risposero loro: "Non spetta a voi ed a noi insieme di edificare una casa al nostro Dio; noi soli la edificheremo all’Eterno, all’Iddio d’Israele, come Ciro, re di Persia, ce l’ha comandato".

4 Allora la gente del paese si mise a scoraggiare il popolo di Giuda, a molestarlo per impedirgli di fabbricare,

5 e a comprare de’ consiglieri per frustrare il suo divisamento; e questo durò per tutta la vita di Ciro, re di Persia, e fino al regno di Dario, re di Persia.

6 Sotto il regno d’Assuero, al principio del suo regno, scrissero un’accusa contro gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme.

7 Poi, al tempo d’Artaserse, Bishlam, Mithredath, Tabeel e gli altri loro colleghi scrissero ad Artaserse, re di Persia. La lettera era scritta in caratteri aramaici e tradotta in aramaico.

8 Rehum il governatore e Scimshai il segretario scrissero una lettera contro Gerusalemme al re Artaserse, in questi termini:

9 La data. "Rehum il governatore, Scimshai il segretario, e gli altri loro colleghi di Din, d’Afarsathac, di Tarpel, d’Afaras, d’Erec, di Babilonia, di Shushan, di Deha, d’Elam,

10 e gli altri popoli che il grande e illustre Osnapar ha trasportati e stabiliti nella città di Samaria, e gli altri che stanno di là dal fiume…" ecc.

11 Ecco la copia della lettera che inviarono al re Artaserse: "I tuoi servi, la gente d’oltre il fiume, ecc.

12 Sappia il re che i Giudei che son partiti da te e giunti fra noi a Gerusalemme, riedificano la città ribelle e malvagia, ne rialzano le mura e ne restaurano le fondamenta.

13 Sappia dunque il re che, se questa città si riedifica e se le sue mura si rialzano, essi non pagheranno più né tributo né imposta né pedaggio, e il tesoro dei re n’avrà a soffrire.

14 Or siccome noi mangiamo il sale del palazzo e non ci sembra conveniente lo stare a vedere il danno del re, mandiamo al re questa informazione.

15 Si facciano delle ricerche nel libro delle memorie de’ tuoi padri; e nel libro delle memorie troverai e apprenderai che questa città è una città ribelle, perniciosa a re ed a province, e che fin da tempi antichi vi si son fatte delle sedizioni; per queste ragioni, la città è stata distrutta.

16 Noi facciamo sapere al re che, se questa città si riedifica e le sue mura si rialzano, tu non avrai più possessi da questo lato del fiume".

17 Il re mandò questa risposta a Rehum il governatore, a Scimshai il segretario, e al resto dei loro colleghi che stavano a Samaria e altrove di là dal fiume: "Salute, ecc.

18 La lettera che ci avete mandata, è stata esattamente letta in mia presenza;

19 ed io ho dato ordine di far delle ricerche; e s’è trovato che fin da tempi antichi cotesta città è insorta contro ai re e vi si son fatte delle sedizioni e delle rivolte.

20 Vi sono stati a Gerusalemme dei re potenti, che signoreggiarono su tutto il paese ch’è di là dal fiume, e ai quali si pagavano tributi, imposte e pedaggi.

21 Date dunque ordine che quella gente sospenda i lavori, e che cotesta città non si riedifichi prima che ordine ne sia dato da me.

22 E badate di non esser negligenti in questo, onde il danno non venga a crescere in pregiudizio dei re".

23 Non appena la copia della lettera del re Artaserse fu letta in presenza di Rehum, di Scimshai il segretario, e dei loro colleghi, essi andarono in fretta a Gerusalemme dai Giudei, e li obbligarono, a mano armata, a sospendere i lavori.

24 Allora fu sospesa l’opera della casa di Dio a Gerusalemme, e rimase sospesa fino al secondo anno del regno di Dario, re di Persia.

Ezra 5

1 Or i profeti Aggeo e Zaccaria, figliuolo d’Iddo, profetarono nel nome dell’Iddio d’Israele ai Giudei ch’erano in Giuda ed a Gerusalemme.

2 Allora Zorobabel, figliuolo di Scealtiel, e Jeshua, figliuolo di Jotsadak, si levarono e ricominciarono a edificare la casa di Dio a Gerusalemme; e con essi erano i profeti di Dio, che li secondavano.

3 In quel medesimo tempo giunsero da loro Tattenai, governatore d’oltre il fiume, Scethar-Boznai e i loro colleghi, e parlaron loro così: "Chi v’ha dato ordine di edificare questa casa e di rialzare queste mura?"

4 Poi aggiunsero: "Quali sono i nomi degli uomini che costruiscono quest’edifizio?"

5 Ma sugli anziani dei Giudei vegliava l’occhio del loro Dio e quelli non li fecero cessare i lavori, finché la cosa non fosse stata sottoposta a Dario, e da lui fosse giunta una risposta in proposito.

6 Copia della lettera mandata al re Dario da Tattenai, governatore d’oltre il fiume, da Scethar-Boznai, e dai suoi colleghi, gli Afarsakiti, ch’erano oltre il fiume.

7 Gl’inviarono un rapporto così concepito: "Al re Dario, perfetta salute!

8 Sappia il re che noi siamo andati nella provincia di Giuda, alla casa del gran Dio. Essa si costruisce con blocchi di pietra, e nelle pareti s’interpongono de’ legnami; l’opera vien fatta con cura e progredisce nelle loro mani.

9 Noi abbiamo interrogato quegli anziani, e abbiam parlato loro così: Chi v’ha dato ordine di edificare questa casa e di rialzare queste mura?

10 Abbiamo anche domandato loro i loro nomi per notificarteli, mettendo in iscritto i nomi degli uomini che stanno loro a capo.

11 E questa è la risposta che ci hanno data: Noi siamo i servi dell’Iddio del cielo e della terra, e riedifichiamo la casa ch’era stata edificata già molti anni fa: un gran re d’Israele l’aveva edificata e compiuta.

12 Ma avendo i nostri padri provocato ad ira l’Iddio del cielo, Iddio li diede in mano di Nebucadnetsar, re di Babilonia, il Caldeo, il quale distrusse questa casa, e menò il popolo in cattività a Babilonia.

13 Ma il primo anno di Ciro, re di Babilonia, il re Ciro die’ ordine che questa casa di Dio fosse riedificata.

14 E il re Ciro trasse pure dal tempio di Babilonia gli utensili d’oro e d’argento della casa di Dio, che Nebucadnetsar avea portati via dal tempio di Gerusalemme e trasportati nel tempio di Babilonia; li fece consegnare a uno chiamato Sceshbatsar, ch’egli aveva fatto governatore, e gli disse:

15 Prendi questi utensili, va’ a riporli nel tempio di Gerusalemme, e la casa di Dio sia riedificata dov’era.

16 Allora lo stesso Sceshbatsar venne e gettò le fondamenta della casa di Dio a Gerusalemme; da quel tempo fino ad ora essa è in costruzione, ma non è ancora finita.

17 Or dunque, se così piaccia al re, si faccian delle ricerche nella casa dei tesori del re a Babilonia, per accertare se vi sia stato un ordine dato dal re Ciro per la costruzione di questa casa a Gerusalemme; e ci trasmetta il re il suo beneplacito a questo riguardo".

Ezra 6

1 Allora il re Dario ordinò che si facessero delle ricerche nella casa degli archivi dov’erano riposti i tesori a Babilonia;

2 e nel castello d’Ahmetha, ch’è nella provincia di Media, si trovò un rotolo, nel quale stava scritto così:

3 "Memoria. Il primo anno del re Ciro, il re Ciro ha pubblicato quest’editto, concernente la casa di Dio a Gerusalemme: La casa sia riedificata per essere un luogo dove si offrono dei sacrifizi; e le fondamenta che se ne getteranno, siano solide. Abbia sessanta cubiti d’altezza, sessanta cubiti di larghezza,

4 tre ordini di blocchi di pietra e un ordine di travatura nuova; e la spesa sia pagata dalla casa reale.

5 E inoltre, gli utensili d’oro e d’argento della casa di Dio, che Nebucadnetsar avea tratti dal tempio di Gerusalemme e trasportati a Babilonia, siano restituiti e riportati al tempio di Gerusalemme, nel luogo dov’erano prima, e posti nella casa di Dio".

6 "Or dunque tu, Tattenai, governatore d’oltre il fiume, tu, Scethar-Boznai, e voi, loro colleghi d’Afarsak, che state di là dal fiume, statevene lontani da quel luogo!

7 Lasciate continuare i lavori di quella casa di Dio; il governatore de’ Giudei e gli anziani de’ Giudei riedifichino quella casa di Dio nel sito di prima.

8 E questo è l’ordine ch’io do relativamente al vostro modo di procedere verso quegli anziani de’ Giudei nella ricostruzione di quella casa di Dio: le spese, detratte dalle entrate del re provenienti dai tributi d’oltre il fiume, siano puntualmente pagate a quegli uomini, affinché i lavori non siano interrotti.

9 E le cose necessarie per gli olocausti all’Iddio dei cieli: vitelli, montoni, agnelli; e frumento, sale, vino, olio, siano forniti ai sacerdoti di Gerusalemme a loro richiesta, giorno per giorno e senza fallo,

10 affinché offrano sacrifizi di odor soave all’Iddio del cielo, e preghino per la vita del re e de’ suoi figliuoli.

11 E questo è pure l’ordine ch’io do: Se qualcuno contravverrà a questo decreto, si tragga dalla casa di lui una trave, la si rizzi, vi sia egli inchiodato sopra, e la sua casa, per questo motivo, diventi un letamaio.

12 L’Iddio che ha fatto di quel luogo la dimora del suo nome, distrugga ogni re ed ogni popolo che stendesse la mano per trasgredire la mia parola, per distruggere la casa di Dio ch’è in Gerusalemme! Io, Dario, ho emanato questo decreto: sia eseguito con ogni prontezza".

13 Allora Tattenai, governatore d’oltre il fiume, Scethar-Boznai e i loro colleghi, poiché il re Dario avea così decretato, eseguirono puntualmente i suoi ordini.

14 E gli anziani de’ Giudei tirarono innanzi e fecero progredire la fabbrica, aiutati dalle parole ispirate del profeta Aggeo, e di Zaccaria figliuolo d’Iddo. E finirono i loro lavori di costruzione secondo il comandamento dell’Iddio d’Israele, e secondo gli ordini di Ciro, di Dario e d’Artaserse, re di Persia.

15 E la casa fu finita il terzo giorno del mese d’Adar, il sesto anno del regno di Dario.

16 I figliuoli d’Israele, i sacerdoti, i Leviti e gli altri reduci dalla cattività celebrarono con gioia la dedicazione di questa casa di Dio.

17 E per la dedicazione di questa casa di Dio offrirono cento giovenchi, duecento montoni quattrocento agnelli; e come sacrifizio per il peccato per tutto Israele, dodici capri, secondo il numero delle tribù d’Israele.

18 E stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi, e i Leviti secondo le loro divisioni, per il servizio di Dio a Gerusalemme, come sta scritto nel libro di Mosè.

19 Poi, i reduci dalla cattività celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del primo mese,

20 poiché i sacerdoti e i Leviti s’erano purificati come se non fossero stati che un sol uomo; tutti erano puri; e immolarono la Pasqua per tutti i reduci dalla cattività, per i sacerdoti loro fratelli, e per loro stessi.

21 Così i figliuoli d’Israele ch’eran tornati dalla cattività e tutti quelli che s’eran separati dall’impurità della gente del paese e che s’unirono a loro per cercare l’Eterno, l’Iddio d’Israele, mangiarono la Pasqua.

22 E celebrarono con gioia la festa degli azzimi per sette giorni, perché l’Eterno li avea rallegrati, e avea piegato in lor favore il cuore del re d’Assiria, in modo da fortificare le loro mani nell’opera della casa di Dio, dell’Iddio d’Israele.

Ezra 7

1 Or dopo queste cose, sotto il regno d’Artaserse, re di Persia, giunse Esdra, figliuolo di Seraia, figliuolo d’Azaria, figliuolo di Hilkia,

2 figliuolo di Shallum, figliuolo di Tsadok, figliuolo d’Ahitub,

3 figliuolo d’Amaria, figliuolo d’Azaria, figliuolo di Meraioth,

4 figliuolo di Zerahia, figliuolo di Uzzi,

5 figliuolo di Bukki, figliuolo di Abishua, figliuolo di Fineas, figliuolo di Eleazar, figliuolo d’Aaronne il sommo sacerdote.

6 Quest’Esdra veniva da Babilonia; era uno scriba versato nella legge di Mosè data dall’Eterno, dall’Iddio d’Israele; e siccome la mano dell’Eterno, del suo Dio, era su lui, il re gli concedette tutto quello che domandò.

7 E alcuni de’ figliuoli d’Israele e alcuni de’ sacerdoti, de’ Leviti, de’ cantori, dei portinai e de’ Nethinei saliron pure con lui a Gerusalemme, il settimo anno del re Artaserse.

8 Esdra giunse a Gerusalemme il quinto mese, nel settimo anno del re.

9 Infatti, avea fissata la partenza da Babilonia per il primo giorno del primo mese, e arrivò a Gerusalemme il primo giorno del quinto mese, assistito dalla benefica mano del suo Dio.

10 Poiché Esdra aveva applicato il cuore allo studio ed alla pratica della legge dell’Eterno, e ad insegnare in Israele le leggi e le prescrizioni divine.

11 Or ecco la copia della lettera data dal re Artaserse a Esdra, sacerdote e scriba, scriba versato nei comandamenti e nelle leggi dati dall’Eterno ad Israele:

12 "Artaserse, re dei re, a Esdra, sacerdote, scriba versato nella legge dell’Iddio del cielo, ecc.

13 Da me è decretato che nel mio regno, chiunque del popolo d’Israele, de’ suoi sacerdoti e de’ Leviti sarà disposto a partire con te per Gerusalemme, vada pure;

14 giacché tu sei mandato da parte del re e dai suoi sette consiglieri per informarti in Giuda e in Gerusalemme come vi sia osservata la legge del tuo Dio, la quale tu hai nelle mani,

15 e per portare l’argento e l’oro che il re ed i suoi consiglieri hanno volenterosamente offerto all’Iddio d’Israele, la cui dimora e a Gerusalemme,

16 e tutto l’argento e l’oro che troverai in tutta la provincia di Babilonia, e i doni volontari fatti dal popolo e dai sacerdoti per la casa del loro Dio a Gerusalemme.

17 Tu avrai quindi cura di comprare con questo danaro de’ giovenchi, dei montoni, degli agnelli, e ciò che occorre per le relative oblazioni e libazioni, e li offrirai sull’altare della casa del vostro Dio ch’è a Gerusalemme.

18 Del rimanente dell’argento e dell’oro farete, tu e i tuoi fratelli, quel che meglio vi parrà, conformandovi alla volontà del vostro Dio.

19 Quanto agli utensili che ti son dati per il servizio della casa dell’Iddio tuo, rimettili davanti all’Iddio di Gerusalemme.

20 E qualunque altra spesa ti occorrerà di fare per la casa del tuo Dio, ne trarrai l’ammontare dal tesoro della casa reale.

21 Io, il re Artaserse, do ordine a tutti i tesorieri d’oltre il fiume di consegnare senza dilazione a Esdra, sacerdote e scriba, versato nella legge dell’Iddio del cielo, tutto quello che vi chiederà,

22 fino a cento talenti d’argento, a cento cori di grano, a cento bati di vino, a cento bati d’olio, e a una quantità illimitata di sale.

23 Tutto quello ch’è comandato dall’Iddio del cielo sia puntualmente fatto per la casa dell’Iddio del cielo. Perché l’ira di Dio dovrebbe ella venire sopra il regno, sopra il re e i suoi figliuoli?

24 Vi facciamo inoltre sapere che non è lecito a nessuno esigere alcun tributo o imposta o pedaggio da alcuno de’ sacerdoti, de’ Leviti, de’ cantori, dei portinai, de’ Nethinei e de’ servi di questa casa di Dio.

25 E tu, Esdra, secondo la sapienza di cui il tuo Dio ti ha dotato, stabilisci de’ magistrati e de’ giudici che amministrino la giustizia a tutto il popolo d’oltre il fiume, a tutti quelli che conoscono le leggi del tuo Dio; e fatele voi conoscere a chi non le conosce.

26 E di chiunque non osserverà la legge del tuo Dio e la legge del re farete pronta giustizia, punendolo con la morte o col bando o con multa pecuniaria o col carcere".

27 Benedetto sia l’Eterno, l’Iddio de’ nostri padri, che ha così disposto il cuore del re ad onorare la casa dell’Eterno, a Gerusalemme,

28 e che m’ha conciliato la benevolenza del re, de’ suoi consiglieri e di tutti i suoi potenti capi! Ed io, fortificato dalla mano dell’Eterno, del mio Dio, ch’era su me, radunai i capi d’Israele perché partissero meco.