Divina Provvidenza #238

Durch Emanuel Swedenborg

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238. L’uomo naturale si conferma ancora contro la Divina Provvidenza, quando considera le religioni dei vari popoli: quando pensa che vi sono, ad esempio, uomini che non hanno assolutamente alcuna nozione di Dio, e che ve ne sono di quelli che adorano il sole e la luna, o adorano idoli ed immagini scolpite, anche mostruose, o adorano uomini morti. Inoltre, quando considera che la religione musulmana è stata accettata da tanti imperi e regni, e che la religione cristiana si trova solamente nella più piccola parte del globo abitabile, chiamata Europa, e che anche qui essa è divisa; e che nel cristianesimo si trovano uomini che si arrogano il potere divino e vogliono essere adorati come dei, vengono invocati uomini morti, e vi sono cristiani che credono che la salvezza derivi da certe parole che si pensano e si pronunziano, e in alcun modo dalle opere buone che si compiono; e che vi sono pochi che vivono conformemente alla loro religione; senza parlare delle eresie che sono sorte in gran numero, e di quelle che esistono al giorno d'oggi, come quelle dei quaccheri, dei moravi, degli anabattisti, ed altre; ed infine che il giudaismo esiste tuttora. Colui che nega la Divina Provvidenza deduce da tutto ciò che la religione in sé è nulla, ma che essa è comunque necessaria perché serve da freno agli uomini.

  
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